Verità, dignità e libertà saranno le tre parole chiave del G20 dell’informazione, in programma il 12 settembre alle ore 15 nella Protomoteca del Campidoglio, nell’ambito del World Meeting on Human Fraternity 2025. Il tavolo di confronto riunirà direttori, editor in chief e ceo di testate giornalistiche internazionali per riflettere sul ruolo della comunicazione, sempre più spesso ridotta a terreno di scontro e propaganda. Secondo il World press freedom index 2025 di Reporters without borders, oltre metà della popolazione mondiale – circa 4,25 miliardi di persone – vive in paesi classificati come “zone rosse” per la libertà di stampa, con forti pressioni politiche, economiche e militari. Contro questa deriva, a Roma si confronteranno testate come Il Sole 24 Ore, La Repubblica, Cnn, The New York Times, Le Monde, Fox News, Cbs, Bbc, The Times, Sky News Group, Folha de S. Paulo, Grupo Globo, Rappler News, Nation Centre, El Comercio, Rpp Noticias, oltre a L’Osservatore Romano, Quotidiano nazionale, Ansa e altre. Il card. Mauro Gambetti ricorda che “l’esperienza dei tavoli aiuta a incontrarsi e ascoltarsi, conoscersi e riconoscerci”. Padre Enzo Fortunato, coordinatore del G20, sottolinea: “Viviamo in un tempo in cui la comunicazione rischia di trasformarsi in un’arma di manipolazione più che in un servizio all’uomo. Ma la sfida è chiara: o la parola diventa megafono dei potenti, o torna a essere strumento di fraternità. Informare non è un mestiere neutrale: è una responsabilità che chiede coraggio, perché raccontare la verità significa custodire la dignità di chi non ha voce”.