“L’intelligenza artificiale è una tecnologia stravolgente dei nostri tempi che può essere buona o cattiva, questa che vediamo spingere commercialmente così tanto è di per sé un grande inganno, come tecnologia di per sé, che ha il grande scopo di impoverirci per poi renderci schiavi di noi stessi”. Lo ha detto Massimilano Nicolini, ricercatore bio informatico, direttore del Dipartimento di Ricerca e Sviluppo della Fondazione Olimaint, membro italiano del Metaverse Standard Forum, candidato al Nobel per la Fisica, a margine della sua relazione “Bria e la centralità della persona: tecnologie emergenti tra bioinformatica, intelligenza artificiale e realtà immersiva alla luce del pensiero di Antonio Rosmini”, durante il Simposio Rosminiano 2025, in corso fino a oggi a Stresa sul tema “Antonio Rosmini e il senso dell’umano nell’odierna società tecnologica”.
“Quando noi non avremo più capacità di ragionamento nel delegare il pensiero alla macchina, sarà la macchina che deciderà per noi. Ma siccome non è la macchina che decide per sé, sarà l’uomo che è dietro la macchina a decidere. Ecco perché la maggior parte di questi grandi LLM (Large Language Model, ndr) sono finanziati da potenze statali militarmente molto avanzate e non da piccoli, geniali programmatori in un garage”, ha evidenziato Nicolini.