1Sarà dedicata alle “Immagini di Maternità. La bellezza della vita che nasce” la mostra diffusa nelle tredici diocesi delle Marche che dal 14 luglio al 30 novembre prossimi aiuterà i visitatori a scoprire uno straordinario patrimonio d’arte e di fede. Il vescovo delegato per i Beni culturali della Conferenza episcopale marchigiana, mons. Francesco Massara, nel presentare l’iniziativa ha affermato: “Nel cammino verso il Giubileo del 2025, alla luce della bolla papale ‘Spes non confundit’, anche le Chiese delle Marche desiderano offrire un segno concreto di speranza e bellezza”.
La maternità di Maria – si legge in un comunicato – non è solo un tema devozionale, ma un ponte tra arte, fede e storia. Attraverso le tre opere selezionate in ciascun dei tredici musei coinvolti, emergerà la forza evocativa di immagini che parlano di cura, protezione e speranza. Si racconterà come, nella tradizione cristiana, l’incarnazione abbia compiuto la salvezza dell’umanità proprio attraverso il grembo di Maria. Ospitare una mostra diffusa in una Regione che custodisce a Loreto il Santuario dell’Incarnazione significa moltiplicare il senso del pellegrinaggio: spirituale, perché riafferma il legame profondo con il mistero dell’Incarnazione; culturale, perché valorizza capolavori spesso poco accessibili, aprendoli a un pubblico più vasto.
Le opere saranno visibili presso i Musei diocesani secondo le modalità e gli orari previsti per ogni museo. Ad Urbino, la mostra verrà inaugurata presso il Museo diocesano Albani il 14 luglio alle 17 alla presenza dell’arcivescovo Sandro Salvucci.
“Percorrere le Marche alla scoperta di questi capolavori d’arte, di fede, di bellezza e di tradizione è un’esperienza unica”, sottolinea mons. Nazzareno Marconi, presidente della Conferenza episcopale marchigiana, aggiungendo che “la bellezza della maternità divina ci ricorda che la salvezza si è compiuta nel dono di un Figlio. Non lasciamo che questo tesoro resti nascosto, ma viviamo insieme un pellegrinaggio di speranza e di grazia”.