“Nella solenne commemorazione odierna, c’è speranza. Speranza per i figli e i nipoti di coloro che sono morti. Per perseguire i loro sogni, per ricostruire e per forgiare un futuro libero da odio e violenza”, ha affermato ancora Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo, visitando Srebrenica. “Anche se siamo tutti insieme a piangere e ricordare, portiamo con noi la promessa di rinnovamento. Un impegno radicato nella promessa europea della Bosnia-Erzegovina. Un viaggio dalla guerra e dal genocidio alla pace e alla prosperità”. L’Unione europea “è un progetto di pace, nato dalle ceneri di una guerra tragica e guidato da una visione di riconciliazione. Questa è la stessa visione che ci ispira nell’allargamento ai Paesi dei Balcani occidentali. Crediamo che il posto della Bosnia-Erzegovina sia nell’Unione europea. E l’Ue è uno spazio sicuro, una società inclusiva, un luogo di rispetto per la diversità e la libertà religiosa. E continueremo a sostenere il vostro percorso verso un’Unione europea costruita sulla riconciliazione, il rispetto, la pace e la prosperità”.