Leone XIV: “diciamo ‘no’ alla violenza, ancor più se perpetrata contro persone inermi e indifese”

“Diciamo ‘no’ alla violenza, ad ogni violenza, ancor più se perpetrata contro persone inermi e indifese, come bambini e famiglie”. Lo ha affermato Leone XIV intervenendo questo pomeriggio nella Cappella Sistina alla commemorazione del card. Iuliu Hossu, vescovo greco-cattolico e martire della fede durante il regime comunista in Romania. “Oggi, in un certo senso, egli entra in questa Cappella”, ha detto il Papa, “dopo che san Paolo VI, il 28 aprile 1969, lo creò cardinale in pectore, mentre era in prigione per essere rimasto fedele alla Chiesa di Roma”. Ricordando l’impegno di Hossu per salvare gli ebrei durante l’occupazione nazista, il Pontefice ha citato la lettera pastorale del 2 aprile 1944, in cui lanciava “un richiamo vibrante e profondamente umano”, chiedendo di aiutarli “non solo con i vostri pensieri, ma anche con il vostro sacrificio”. Beatificato da Papa Francesco nel 2019, “fu un uomo di dialogo e un profeta di speranza”. Le sue parole – “Dio ci ha mandato in queste tenebre della sofferenza per donare il perdono e pregare per la conversione di tutti” – “esprimono l’essenza dello spirito dei martiri”, ha aggiunto il Papa. “La nostra fede è la nostra vita” ha concluso, auspicando che “diventi il motto di ciascuno di noi”.

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