Papa Francesco: testo dell’Angelus, no a “parole violente, false, volgari”, “allenare gli occhi a osservare bene il mondo”

“Io come guardo le altre persone, che sono miei fratelli e sorelle? E come mi sento guardato da loro? Le mie parole hanno un gusto buono, oppure sono intrise di amarezza e di vanità?”. Sono le domande contenute nel testo preparato dal Papa per l’Angelus di questa domenica e diffuso oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede. Il Vangelo odierno, esordisce Francesco, “ci fa riflettere su due dei cinque sensi: la vista e il gusto”. Riguardo alla vista, per il Papa occorre “allenare gli occhi a osservare bene il mondo e giudicare con carità il prossimo”, perché “solo con questo sguardo di cura, non di condanna, la correzione fraterna può essere una virtù. Perché se non è fraterna, non è una correzione!”. Quanto al gusto, il Papa osserva che “i frutti che vengono dall’uomo sono, ad esempio, le sue parole. I frutti cattivi sono le parole violente, false, volgari; quelli buoni sono le parole giuste e oneste, che danno sapore ai nostri dialoghi”.

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