Papa Francesco: “ci insegnate che il bene può vincere nonostante tutto”

“A voi è affidata una grande missione, che abbraccia molteplici dimensioni della vita sociale e politica: la difesa dei nostri Paesi, l’impegno per la sicurezza, la custodia della legalità e della giustizia, la presenza nelle case di reclusione, la lotta alla criminalità e alle diverse forme di violenza che rischiano di turbare la pace sociale”. Lo scrive il Papa nella parte dell’omelia per il Giubileo delle Forze Armate letta da mons. Diego Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, responsabile della Cappella musicale pontificia Sistina e delegato pontificio per la basilica di Sant’Antonio di Padova. “E ricordo anche quanti offrono il loro importante servizio nelle calamità naturali, per la salvaguardia del creato, per il salvataggio delle vite in mare, per i più fragili, per la promozione della pace”, prosegue Francesco. “Anche a voi il Signore chiede di fare come lui: vedere, salire, sedersi”. “Vedere, perché siete chiamati ad avere uno sguardo attento, che sa cogliere le minacce al bene comune, i pericoli che incombono sulla vita dei cittadini, i rischi ambientali, sociali e politici cui siamo esposti”, spiega il Papa. “Salire, perché le vostre divise, la disciplina che vi ha forgiato, il coraggio che vi contraddistingue, il giuramento che avete fatto sono tutte cose che vi ricordano quanto sia importante non soltanto vedere il male per denunciarlo, ma anche salire sulla barca in tempesta e impegnarsi perché non faccia naufragio, con una missione al servizio del bene, della libertà e della giustizia”. “E infine sedervi, perché il vostro essere presenti nelle nostre città e nei nostri quartieri, il vostro stare sempre dalla parte della legalità e dalla parte dei più deboli diventa per tutti noi un insegnamento”, l’omaggio di Francesco. “Ci insegna che il bene può vincere nonostante tutto, ci insegna che la giustizia, la lealtà e la passione civile sono ancora oggi valori necessari, ci insegna che possiamo creare un mondo più umano, più giusto e più fraterno, nonostante le forze contrarie del male”.

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