Papa Francesco: agli artisti, “chinarsi sulle ferite del mondo”

“Viviamo in un’epoca in cui nuovi muri si alzano, in cui le differenze diventano pretesto per la divisione anziché occasione di arricchimento reciproco. Ma voi, uomini e donne di cultura, siete chiamati a costruire ponti, a creare spazi di incontro e dialogo, a illuminare le menti e a scaldare i cuori”. È l’appello al centro del testo preparato dal Papa per il Giubileo degli artisti e del mondo della cultura, letto dal card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, che ha presieduto la messa nella basilica di San Pietro al posto del Pontefice, ricoverato al Gemelli. “Vedo in voi dei custodi della bellezza che sa chinarsi sulle ferite del mondo, che sa ascoltare il grido dei poveri, dei sofferenti, dei feriti, dei carcerati, dei perseguitati, dei rifugiati”, scrive Francesco. “Vedo in voi dei custodi delle Beatitudini!”.

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