Giubileo 2025: mons. Viva (Albano), “l’Anno Santo ci ha detto: alzati, coraggio, non temere!”

“Il Giubileo ha detto alla nostra Chiesa di Albano e a ciascuno di noi: ‘Alzati, coraggio, non temere!’. Ce lo ha detto nel silenzio della preghiera, nel sacramento della penitenza e nell’eucaristia, nei pellegrinaggi e nell’indulgenza plenaria”. Così mons. Vincenzo Viva, vescovo della diocesi laziale, nell’omnelia della celebrazione di solenne chiusura dell’Anno giubilare a livello diocesano, presieduta ier in cattedrale. Un momento di rendimento di grazie per un anno “pieno di grazia”, vissuto nella preghiera, nella speranza e nella conversione, che ha coinvolto parrocchie, famiglie religiose, associazioni e realtà laicali.
Nell’omelia, mons. Viva ha ripercorso i momenti più significativi dell’anno: il pellegrinaggio alla Porta Santa di Santa Maria Maggiore, la colletta per la diocesi gemella di Makeni, l’accoglienza dei giovani per il Giubileo a loro dedicato, la marcia penitenziale di Nettuno. Ha ricordato inoltre la beatificazione di don Giovanni Merlini, la conclusione del cammino sinodale nazionale e il lutto per la morte di Papa Francesco, seguito dall’accoglienza del nuovo pontefice, Leone.
Commentando il Vangelo di Matteo, il vescovo ha indicato l’eredità spirituale dell’Anno Santo: “Come Giuseppe, anche noi dovremmo uscire da questo anno di grazia con il desiderio di portare con noi ‘il Bambino e sua madre’, custodire Cristo nel cuore e tenerlo al centro della nostra esistenza”. Un invito ad una Chiesa “in movimento”, capace di vicinanza e servizio, pellegrina di speranza e docile allo Spirito, superando rigidità e abitudini per assumere uno stile di responsabilità e amore, sull’esempio di san Giuseppe.

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