Giubileo 2025: mons. Marino (Savona), “fare spazio a Dio nella vita e nelle famiglie”

“Questo Anno giubilare è stato fare spazio a Dio nella nostra vita, riconoscere il suo primato e diventare pellegrini di speranza”. Con queste parole il vescovo di Savona-Noli, mons. Calogero Marino, ha sintetizzato il senso del Giubileo universale ordinario, concluso nel pomeriggio di domenica 28 dicembre nella Cattedrale Nostra Signora Assunta. La celebrazione di chiusura, coincisa con la festa della Santa Famiglia, è stata presieduta dal vescovo e animata dal Coro diocesano. Al termine della messa, mons. Marino ha benedetto il “Pane del cammino”, segno di comunione, condivisione e sinodalità: quanto raccolto durante la distribuzione dei pani sarà devoluto alla Caritas diocesana per sostenere le iniziative promosse nel tempo di Avvento.
Nell’omelia, il vescovo ha invitato a rileggere l’esperienza giubilare non come una semplice successione di riti, ma come un tempo di conversione personale e comunitaria. “Il Giubileo – ha spiegato – non è una somma di gesti che si sovrappongono, ma il riconoscere la presenza di Dio nella nostra vita, nel legame sponsale, fraterno e familiare”. Un cammino vissuto attraverso i pellegrinaggi, la visita alle chiese giubilari e una rinnovata attenzione alla preghiera, con lo sguardo rivolto alla speranza. Richiamando il Vangelo della festa, mons. Marino si è soffermato sul mistero dell’Incarnazione e sulla piena umanità di Gesù. “La Santa Famiglia – ha ricordato – è una famiglia povera e rifugiata, costretta a fuggire in Egitto. Gesù ha condiviso fino in fondo la nostra condizione umana, ha conosciuto l’esilio e la fragilità: la sua umanità è la trasparenza di Dio”. Infine, l’attenzione si è concentrata sulle famiglie di oggi. “Il segreto della Famiglia di Nazareth è fare spazio a Dio e mettersi in ascolto della sua voce”, ha affermato il vescovo, invitando a guardare alle relazioni fondamentali che costruiscono la vita quotidiana. “Le nostre famiglie – ha concluso – sono chiamate a imparare questo stile: la famiglia è il santuario domestico della Chiesa e uno spazio concreto di speranza”.

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