Giubileo 2025: mons. Brunetti (Alba), “la nostra responsabilità è quella di essere portatori di speranza”

“Cosa significa celebrare la Santa Famiglia in un contesto di chiusura del Giubileo? Significa riconoscere che la speranza non è solo un sentimento, ma una virtù che dobbiamo coltivare nel nostro quotidiano”. Lo ha sottolineato ieri il vescovo di Alba, mons. Marco Brunetti, presiedendo nella cattedrale di San Lorenzo, in occasione della festa della Santa Famiglia, la celebrazione con la quale si è concluso in diocesi l’Anno giubilare.
“La speranza – ha spiegato il presule – è ciò che ci sostiene nei momenti di difficoltà e ci spinge a guardare oltre le nostre paure e i nostri dubbi. In questo anno, abbiamo riflettuto su quanto sia essenziale mantenere viva la speranza, non solo per noi stessi ma anche per le generazioni future”. “La Santa Famiglia – ha proseguito – ci ricorda che la speranza si alimenta nelle relazioni, nell’amore reciproco e nella fede condivisa”. “In un mondo che affronta sfide enormi – dalla crisi economica alle tensioni sociali, dalle pandemie ai conflitti – la nostra responsabilità è quella di essere portatori di speranza”, ha ammonito mons. Brunetti, aggiungendo che “possiamo farlo attraverso gesti concreti di amore e solidarietà, creando reti di supporto e di aiuto. Le famiglie, in particolare, hanno un ruolo cruciale in questo processo. Ogni famiglia è chiamata a essere un faro di speranza, un luogo dove si insegna l’amore, il perdono e la comprensione”. “Mentre chiudiamo questo Giubileo della Speranza che non delude, ricordiamo che la nostra missione non finisce qui”, ha evidenziato il vescovo: “Siamo chiamati a portare avanti questo messaggio di speranza nelle nostre vite quotidiane. Impariamo dalla Santa Famiglia a essere testimoni dell’amore di Dio, a costruire relazioni autentiche e a impegnarci per un mondo migliore”. “Nel rendere lode a Dio per i doni di conversione ricevuti in questo anno di Grazia, anche attraverso i tanti pellegrinaggi a Roma e nella nostra cattedrale, preghiamo affinché le famiglie del mondo intero possano trovare in Dio la loro forza e la loro speranza, e che ognuno di noi – ha concluso mons. Brunetti – possa essere un messaggero di pace e amore, seguendo l’esempio della Santa Famiglia di Nazareth”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia