“In un mondo lacerato da guerre e divisioni dove popoli interi ogni giorno perdono la speranza di un mondo migliore, come Chiesa siamo chiamati ad essere artigiani di speranza e di vita nuova. Abbiamo la responsabilità di seminare a mani larghe una nuova cultura dell’amicizia tra i popoli. Una speranza da non confondere con l’ottimismo, che si basa sulla positività delle circostanze; la speranza cristiana invece si fonda sulla presenza di Gesù”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, nell’omelia della solenne concelebrazione di chiusura del Giubileo nella diocesi di Acerenza, presieduta ieri nella basilica cattedrale.
A rendere ancora più significativo l’evento è stata la peregrinatio straordinaria di due importanti e venerate immagini sacre della fede lucana: San Rocco di Tolve, che lascia il santuario diocesano per la seconda volta dopo il 2016, quando raggiunse Viggiano, e la Madonna della Purità del Monte Belvedere di Oppido Lucano, che non usciva dal suo santuario dal 1949.