Mons. Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha visitato ieri, 28 dicembre, il Memoriale dell’Olocausto Yad Vashem a Gerusalemme, lanciando un appello contro ogni forma di antisemitismo in Germania e nel mondo. “La memoria della Shoah, che trova un’espressione così forte in questo luogo, non è solo un obbligo duraturo per ogni cittadino tedesco, ma anche una convinzione cristiana fondamentale: gli ebrei sono nostri fratelli e sorelle. Non dovranno mai più sperimentare ciò che hanno sofferto durante il nazismo. Come Chiesa cattolica, siamo fermamente al fianco del popolo ebraico, in Germania e in Israele”, ha detto Bätzing che ha deposto una corona di fiori. Il vescovo ha visitato anche il museo e il Memoriale dei Bambini, che commemora il milione e mezzo di bambini deportati e assassinati. “È positivo che esistano luoghi come Yad Vashem, che significa ‘un memoriale e un nome’. Abbiamo bisogno di questi luoghi della memoria perché solo ricordando il passato possiamo costruire un futuro umano. Spero sinceramente che ogni gruppo di pellegrinaggio proveniente dalla Germania visiti questo luogo, per usare l’esperienza di Yad Vashem per affrontare coraggiosamente e attivamente ogni forma di antisemitismo, vecchia e nuova. L’antisemitismo, indipendentemente dalla sua origine o forma, non deve avere posto nei nostri cuori”, ha affermato Bätzing, che ha sottolineato la necessità per gli ebrei di tutto il mondo di vivere in sicurezza: “Qui a Yad Vashem, mi vergogno che ci sia antisemitismo in Germania. Perseguire l’antisemitismo nel nostro Paese è essenziale. Dobbiamo raggiungere la mente e il cuore delle persone in modo ancora più efficace di prima, affinché non soccombano a slogan insensati e a un populismo a buon mercato che diffama i fedeli di altre fedi. Questo è anche un compito della Chiesa”.