“Crediamo che la tecnologia debba essere sempre al servizio del bene comune. Ogni innovazione che promuoviamo è guidata da principi etici e dalla ricerca del benessere collettivo”. Lo afferma don Davide Imeneo, linguista computazionale, giornalista e direttore di Avvenire di Calabria, fondatore di AcutisAI, piattaforma educativa di intelligenza artificiale che accompagna i ragazzi verso una sana integrazione tra IA e vita quotidiana. “Il nostro approccio è sempre collaborativo: non insegniamo dall’alto, ma cresciamo insieme ai giovani, imparando da loro mentre li accompagniamo nella scoperta delle potenzialità dell’IA. Stimoliamo la loro creatività, aiutandoli a trasformare le loro idee in soluzioni concrete”, prosegue il sacerdote. Il progetto, nato nella comunità diocesana di Reggio Calabria-Bova durante gli incontri del laboratorio scolastico “Aula G” che coinvolge ragazzi di tre scuole medie, ha dato vita a otto applicazioni GPT messe gratuitamente a disposizione su acutisai.it. “Trasformiamo l’apprendimento in un atto di servizio verso gli altri, il nostro punto di riferimento è Carlo Acutis, il santo di internet: abbiamo scelto di dedicare a lui la nostra piattaforma”, sottolinea don Imeneo. Grazie a questa attività, Avvenire di Calabria è stato il primo giornale italiano a pubblicare un’App Gpt sullo store di OpenAI. “Nell’era dell’intelligenza artificiale la bravura non consiste nel sapere tutte le risposte, ma nel porre le domande giuste. L’educatore ha il compito di aiutare i ragazzi a chiedersi chi sono, dove vogliono andare, cosa possono donare al mondo”, conclude. La storia è raccontata nella nuova campagna Cei “Chiesa cattolica italiana. Nelle nostre vite, ogni giorno”, on air fino al 31 dicembre.