Il Giubileo 2025 “è stato certamente un anno di grazia, di conversione, di rinnovamento della fede e di incontro con Cristo. E anche di tante conferme e sorprese, che ci aiutano a credere alla forza della Parola di Dio ‘sine glossa’, come voleva san Francesco”. Così il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in un’intervista al Sir a pochi giorni dalla chiusura dell’ultima Porta Santa. Citando Romano Guardini, il porporato sottolinea: “Si è iniziato un processo di incalcolabile portata: il risveglio della Chiesa nelle anime”. “Sono convinto che questo risveglio ci sia, anche se piccolo, silenzioso, forse nascosto, come un piccolo seme che tenta di farsi largo tra ciottoli ed erbacce”, prosegue il card. Zuppi: “E noi, come Chiesa, dobbiamo aiutare questo seme a fiorire, a dare frutto. Con pazienza, con fiducia e con speranza”. Per il presidente della Cei, “il male, la violenza, la paura, l’individualismo sono domande di bellezza, di luce, di amore gratuito”. “Insieme al Papa vogliamo essere fermento per un mondo riconciliato, accogliendo gli assetati di senso e di futuro, i senzatetto spirituali, senza paura di fare scelte coraggiose e impegnative”, conclude.