Di fronte al nuovo minimo storico di nascite in Italia, “bisogna tornare a guardare alla vita con entusiasmo. E liberarci dalla paura della vita o dalla tentazione di avere prima tutte le sicurezze e le risposte”. Lo afferma il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in un’intervista al Sir. “Le risposte le troveremo vivendo e possiamo farlo perché abbiamo trovato la risposta: Gesù”, sottolinea il porporato: “Liberiamoci dalla fretta, dalla ricerca costante del profitto a scapito delle relazioni. Impariamo a volere bene come ci insegna Gesù. E solo Gesù proclama che siamo fratelli tutti”. Il card. Zuppi evidenzia che “servono scelte operative che devono scaturire dal dialogo costruttivo tra Terzo settore e Istituzioni: la casa, combattere il precariato, dare sostegni”. “Occorre anche una visione che dia risposte a un problema, quello della denatalità, che ha radici di natura sociale, culturale e antropologica”, prosegue. Per il presidente della Cei, “la Chiesa ha una grande responsabilità perché è chiamata a restituire motivazioni che liberino dalla paura e spingano a guardare oltre, che facciano intravedere la bellezza di trasmettere vita, che mostrino che l’esistenza ha senso quando viene donata a qualcuno”.