Natale: mons. Spina (Ancona), la pace è possibile perché è un dono e un impegno

“Fammi strumento della tua pace. Dove è odio, che io porti amore”. Con le parole di san Francesco d’Assisi, mons. Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo, apre il suo messaggio di Natale 2025, invitando i fedeli a vivere la festa come occasione di riconciliazione e fraternità. Il presule evidenzia che “la pace è un dono: il primo dono di Gesù a partire dalla sua nascita, dalla sua predicazione”. “La pace che il Signore Gesù porta e dona è per le persone e ne riattiva la vita”, sottolinea nel testo il presule aggiungendo che in questo Natale “devono risuonare forti in ciascuno di noi le parole inquietanti di Gesù: ‘Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio’ come pure il suo provocatorio appello ‘Ma io vi dico: amate i vostri nemici’”. Nel testo, l’arcivescovo denuncia i conflitti che attraversano il mondo e ribadisce che “la guerra non è mai inevitabile, le armi possono e devono tacere”. Il Natale – scrive – “giunge a noi come buona notizia: la pace è possibile perché è un dono e un impegno, un lavoro da fare su se stessi. La pace comincia da ognuno di noi: dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri, parliamo degli altri, e, in questo senso, il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza”. Mons. Spina richiama anche le parole di Papa Leone XIV rivolte ai giovani: “Questa è la vostra ora! Cercate la verità e costruite ponti di pace”… Scomodatevi, inquietatevi, inquietateci spingendoci a camminare con voi verso un futuro di pace”. E’ “proprio a Natale – conclude –  che, più che mai, dobbiamo ritrovare la forza e l’audacia per dirci che guerre e conflitti, grandi o piccoli che siano, possono e devono avere fine, prima che a finire sia l’umanità e la meravigliosa ricchezza delle nostre relazioni”.

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