“Non lasciamoci impressionare dalla vastità delle tenebre, la luce è ancora più forte ma ha bisogno di noi. Se Cristo trova posto in ciascuno di noi, diventa luminosa anche la notte”. Lo ha scritto il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, nel messaggio natalizio pubblicato dal settimanale diocesano “Il momento”.
Gesù – ricorda il presule – “nasce vicino a Gerusalemme, la ‘Città della pace’, eppure, in pace, non lo è quasi mai stata”. “È più un sogno che una realtà”, commenta il vescovo: “Non lo era in pace ai tempi di Isaia e non lo era neanche quando Gesù è nato”. “Da Gerusalemme – prosegue – partirono ordini e soldati per uccidere decine di bambini nel paese di Betlemme. Anche oggi la luce sembra soccombere al prevalere delle tenebre”.
Nel ricordare che “ho inaugurato la 36esima mostra organizzata dagli ‘Amici del presepio’ di Forlì”, mons. Corazza rileva che è “una splendida proposta da vivere in sintonia con il tempo di Natale”. “La Natività descritta dai Vangeli – sottolinea il vescovo – è una scuola di pace che parla a tutti. Ogni statuina è un messaggio: quella dei pastori ti parla di amore per i poveri; l’angelo con la scritta ‘Gloria a Dio e pace in terra’ canta il desiderio di pace; con i Magi ripercorri il cammino dei pellegrini di speranza”. “C’è anche – aggiunge – chi accoglie tutto con indifferenza: nasce il figlio di Dio e uno dorme e non si accorge che il Figlio di Dio è nato”. “Impariamo la lezione del presepio”, l’esortazione conclusiva di mons. Corazza: “L’augurio è che i figli della luce siano più coraggiosi e numerosi dei figli delle tenebre”.