Attentato a Sidney: vescovi australiani, “antisemitismo è macchia oscura nella società”

(Foto ANSA/SIR)

“La violenza e l’orrore che si sono abbattuti su Bondi domenica sera hanno scosso profondamente gli australiani. La perdita di vite innocenti è una tragedia senza misura”. Esprime parole cariche di dolore e shock l’arcivescovo Timothy Costelloe, presidente della Conferenza episcopale australiana, commentando la sparatoria a Bondi Beach, Sydney, in Australia. Sarebbero almeno dodici le persone che sono rimaste uccise, ma il bilancio è ancora provvisorio. Non è ancora noto il numero preciso degli aggressori che hanno aperto il fuoco sulla folla che celebrava la festa ebraica di Hanukkah sulla spiaggia. Secondo quanto riporta il Times of Israel, il rabbino di Sydney Eli Schlanger è stato identificato come una delle vittime. Decine di persone sono state trasportate in diversi ospedali della città. “Le famiglie e i cari di coloro che sono morti hanno visto il loro mondo infranto”, scrive il presidente dei vescovi australiani. “Molte altre persone hanno riportato ferite, alcune delle quali molto gravi. I motivi contorti di coloro che hanno perpetrato questi atti terribili sono ora chiaramente collegati alla piaga dell’antisemitismo. Questa è una realtà sconvolgente e profondamente angosciante che mette in discussione la nostra stessa comprensione di noi stessi come australiani”.

L’arcivescovo aggiunge: “In un Paese che si vanta della sua tolleranza e della sua ospitalità sincera, questo cieco pregiudizio e questo odio indicano una macchia oscura e distruttiva nella nostra società, che minaccia non solo i nostri fratelli e sorelle ebrei, ma, di fatto, tutti noi. Dobbiamo riscoprire la convinzione che nulla potrà mai giustificare questa violenza distruttiva”. Da qui un accorato appello alla pace: “Mentre la nostra nazione affronta questa tragedia, dobbiamo impegnarci a fondo per garantire che la giustificata rabbia che proviamo non generi ulteriore violenza e odio”. Mons. Costelloe plaude allo “straordinario coraggio della polizia e degli altri soccorritori” così come al coraggio di persone che sono intervenute per proteggersi a vicenda. A nome di tutti i vescovi cattolici del paese, mons. Costelloe assicura preghiera e vicinanza alle famiglie di coloro che sono morti e a tutti coloro che sono rimasti feriti. E conclude: “Ci uniamo a tutti coloro che condannano una violenza così terribile e imploriamo tutti gli australiani di respingere qualsiasi impulso all’odio e alla violenza e di impegnarci invece a essere costruttori di pace nelle nostre famiglie, tra i nostri amici e nella nostra società in generale”.

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