“L’unità cristiana non è un lusso, ma l’’ultima preghiera di nostro Signore Gesù Cristo e la condizione essenziale della missione della Chiesa”. Lo ha detto il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, al termine della Divina liturgia nella chiesa patriarcale di San Giorgio, prima di cedere la parola al Papa. L’unità dei cristiani, ha proseguito il patriarca, “è un imperativo, in particolare nei nostri tempi tumultuosi in cui il mondo è piagato da guerre, violenze e ogni genere di discriminazione, mentre è pervaso dal desiderio di dominio, dalla ricerca del profitto e dallo sfruttamento senza freni delle risorse naturali”. “Di fronte a tanta sofferenza, l’intera creazione che sta gemendo si attende un messaggio unificato di speranza dei cristiani che condannino senza ambiguità la guerra e la violenza, difendendo la dignità umana e il rispetto e la cura del creato”, l’appello del patriarca. “Non possiamo essere complici dello spargimento di sangue in Ucraina e in altre parti del mondo, né rimanere in silenzio di fronte ai cristiani che fuggono dalla culla cristianità, né possiamo essere indifferenti alle ingiustizie sofferte dai più piccoli deli nostri fratelli”, il monito di Bartolomeo: “Non possiamo ignorare il problema dell’inquinamento dei rifiuti e dei cambiamenti climatici: dobbiamo agire come operatori di pace e braci custodi della creazione”.