Libera, con la sua rete associativa e territoriale, volge lo sguardo verso il 2026, anno in cui celebreremo i primi 30 anni della legge 109/96. “Una legge, quella per il riuso sociale dei beni confiscati alle mafie e ai corrotti, che ha segnato un cambio di passo fondamentale nella legislazione antimafia e nella crescita sostenibile delle nostre comunità – ricorda Libera, in una nota -. In questi anni le esperienze di riuso pubblico e sociale sono diventate un presidio di legalità e di economia, sostenendo e dando energie al dibattito anche europeo per l’implementazione della normativa”.
Domani, venerdì 14 novembre, alle ore 10, presso ExtraLibera, in via Stamira 5 a Roma, Libera organizza il “Forum sul riuso pubblico dei beni confiscati”, una giornata di studio sul tema della confisca e del riuso, che possa aiutarci a tracciare le sfide e gli impegni che ci attendono, dal punto di vista istituzionale e sociale con tre diversi panel con i soggetti gestori, le istituzioni coinvolte e il mondo dell’accademia.
Nell’occasione Libera presenterà “Diamo linfa al bene”, la nuova grande mobilitazione di raccolta firme di Libera nel trentennale della legge 109/96, quando con un milione di firme l’Italia scelse di restituire alla collettività ciò che le mafie avevano sottratto. Una firma e una cartolina per far vivere i beni confiscati nel Paese.