“L’amore di Dio è ‘totalmente gratuito, totalmente disinteressato, pienamente generoso’; la violenza/molestia è l’opposto assoluto, perché fa sentire il piccolo ‘usato senza amore’”. Lo ha sottolineato il vescovo di Macerata, mons. Nazzareno Marconi, in occasione della celebrazione della V Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. È imitare l’amore di Dio, gratuito, disinteressato e generoso, la risposta più efficace alla violenza, ha spiegato il presule durante l’iniziativa che si è tenuta lunedì nella cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista di Macerata. A promuoverla il Servizio Tutela minori della diocesi, ma sono stati coinvolti anche diversi Uffici e Servizi diocesani (Pastorale familiare, Pastorale giovanile, Ufficio Catechistico, la Caritas diocesana e Irc), che hanno contribuito al confronto sulle criticità e sulle vulnerabilità che i minori affrontano nei rispettivi ambiti di riferimento, in un’ottica di prevenzione e promozione del rispetto.
Nel suo intervento il vescovo ha posto l’attenzione verso uno dei peccati più grandi contro Cristo: “Quando i piccoli e gli umili trovano uno ‘scandalo’, un inciampo, nel loro cammino verso il Signore”. Chi subisce un abuso, ha spiegato mons. Marconi, fa fatica a credere nell’Amore di Dio, poiché non ha sperimentato un amore terreno che gli somigli. La conclusione è stata un forte incoraggiamento a trasformare la rabbia in azione concreta: “L’unica medicina che abbiamo per contrastare i tremendi effetti della violenza è far sentire ad ogni piccolo che non solo Dio, ma anche noi lo amiamo gratis, perché è degno di essere amato. L’impegno della comunità non deve limitarsi alla protesta di piazza, ma deve scardinare quel male che la violenza costruisce, agendo con un amore gratuito, sereno, gioioso, disinteressato che si interessa alle persone in quanto tali. La preghiera serve a trovare in Dio la forza per rinnovare il nostro impegno di lotta contro il male”. Il vescovo ha infine citato anche un esempio contemporaneo di ostacolo ai piccoli, manifestando la sua forte contrarietà alla legge che in Cina impedisce ai minorenni di accedere alla catechesi e di essere accolti in chiesa.