Ucraina: videomessaggio S.B. Shevchuk, “170mila soldati russi a Pokrovsk e Myrnohrad. Ma l’Ucraina resiste”

Mirnograd (Foto: Polizia Nazionale dell'Ucraina/Ugcc)

“La nostra attenzione è rivolta oggi a due città dai nomi molto eloquenti: Pokrovsk e Myrnohrad. È lì che i russi hanno concentrato 170mila soldati, quasi quanti hanno invaso il territorio dell’Ucraina all’inizio della guerra su vasta scala. Ora sono tutti riuniti nel cuore del Donbass ucraino”. L’arcivescovo maggiore dei greco-cattolici ucraini, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, dedica questa settimana il suo consueto videomessaggio alle città di Pokrovsk e Myrnohrad, nell’oblast’ di Donetsk, diventate teatro di uno degli scontri più intensi e cruciali dell’intera guerra in Ucraina. Dopo oltre un anno di assedio progressivo, la situazione ha raggiunto un punto critico tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre 2025 tanto che l’arcivescovo maggiore Shevchuk parla di una settimana che “sarà ricordata nella storia dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo come una settimana di eroica resistenza del popolo ucraino agli occupanti russi”. Il leader spirituale degli ucraini greco-cattolici ha espresso “gratitudine ai nostri eroici difensori per aver trattenuto il nemico, che supera – per numero, crudeltà e impudenza anche verso i suoi stessi soldati – tutto ciò che oggi intendiamo con il concetto di ‘esercito’, di ‘scontro militare’”. L’arcivescovo ringrazia “ancora una volta le Forze Armate dell’Ucraina per il fatto che siamo vivi, per il fatto che l’Ucraina ha resistito a questa lotta impari e ha mostrato al mondo nuovi miracoli di resilienza e grandezza dello spirito del nostro popolo”. Questa settimana è stata fortemente caratterizzata da “attacchi aerei notturni sulle nostre pacifiche città e villaggi”. “Ma oggi affermiamo di nuovo: siamo vivi di speranza, di fede in Dio. L’Ucraina resiste, l’Ucraina combatte, l’Ucraina prega”, ha sottolineato il capo della Chiesa.

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