Musei Vaticani: il 13 novembre la presentazione della mostra “L’irrefrenabile curiosità”

In chiusura dell’Anno giubilare 2025, i Musei Vaticani aprono al pubblico la mostra “L’irrefrenabile curiosità. Capolavori del Novecento dalla Collezione di Leone Piccioni”, frutto di una nuova, importante donazione che conferma il fertile e ininterrotto dialogo tra l’Istituzione e i mecenati privati. L’esposizione, a cura di Micol Forti, responsabile della Collezione d’Arte moderna e contemporanea dei Musei Vaticani, si inaugura giovedì prossimo, 13 novembre, nelle Salette della Torre Borgia, presentando i capolavori provenienti dalla collezione dell’intellettuale cattolico Leone Piccioni (Torino, 1925 – Roma, 2018) che i suoi figli, Gloria e Giovanni, hanno voluto offrire in dono ai Musei del Papa. Sarà possibile visitare la mostra dal 14 novembre 2025 al 18 aprile 2026. Scrittore, critico letterario e artistico, accademico, giornalista, regista, vice direttore generale della Rai, Leone Piccioni definiva la sua collezione “mio vanto, mio patrimonio”. “Un epiteto che ben esprime la profondità del legame che l’intellettuale aveva con ogni singola opera di questa selezionatissima raccolta di dipinti, sculture, disegni e stampe di maestri del Novecento”, si legge in una nota. Nella sua vita, ricca di incontri, interessi e amicizie, l’amore per l’arte contemporanea ha occupato un posto di primaria importanza. Tramite principale tra Leone e il mondo artistico italiano e internazionale è stato il poeta Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto, 1888 – Milano, 1970), con cui si era laureato a Roma nel 1948 e al quale rimarrà legato da una indissolubile amicizia. Grazie a lui l’orizzonte delle sue conoscenze si amplia, entrando in contatto diretto con molti grandi artisti, da Burri a Morandi, da Guttuso a Carrà, da Fautrier a Dorazio. Nomi presenti in mostra con capolavori scelti, che in filigrana svelano il gusto di Piccioni. Un gusto che va affinandosi nel tempo grazie all’approfondirsi del suo interesse per la sensibilità di ogni singolo artista e grazie ai rapporti che stringe con ognuno di loro. Rapporti speciali che sono all’origine di questa Collezione. “La mostra vuole essere anche un omaggio a Leone Piccioni in occasione delle celebrazioni per il centenario dalla sua nascita. I Musei Vaticani esprimono gratitudine ai figli Gloria e Giovanni per il generoso lascito che hanno voluto fare alla nostra istituzione”, dichiara Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani.

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