Giubileo 2025: mons. Maniago (Catanzaro), “tutti siamo chiamati a testimoniare che la dignità dell’uomo non viene mai meno”

Nel “segno della speranza, della fraternità e della dignità condivisa”, la basilica concattedrale di Squillace ha accolto ieri il Giubileo diocesano del mondo del volontariato, dei migranti, del Centro missionario e dei poveri. Un appuntamento dal “forte valore ecclesiale e civile”, che ha riunito volontari, persone con disabilità, missionari, migranti, famiglie, operatori pastorali e realtà caritative della diocesi: un popolo variegato che ha voluto “ritrovarsi per custodire insieme la certezza che, in Cristo, la comunità resta sempre una ‘casa di tutti’,. spiega la diocesi. Dopo la liturgia penitenziale, il cuore dell’evento è stato la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago. In apertura, padre Piero Puglisi, presidente della Fondazione Città solidale, ha dato voce alle tante fragilità presenti: persone segnate dall’emarginazione, da limiti fisici o psicologici, da povertà materiali e spirituali. Nell’omelia, mons. Maniago ha messo in luce la forza sconvolgente dell’amore di Dio, commentando il Vangelo del giorno, nel quale Gesù irrompe nel tempio rovesciando i banchi dei mercanti. “Lo vediamo con un volto insolito – ha detto – quasi arrabbiato, ma mosso dal desiderio profondo che le cose di Dio siano fatte bene, con autenticità e rispetto”. Un gesto, ha ricordato, più eloquente di molte parole: “Gesù ribalta ciò che non è giusto. E nel farlo ci invita a lasciarci purificare, perché anche le nostre comunità tornino ad essere luoghi di verità e di fraternità”. Mons. Maniago ha invitato a diventare, ciascuno nei propri contesti di vita e di impegno, segni concreti di speranza: “Noi che operiamo nel volontariato, noi che affrontiamo la fatica della malattia, della povertà, del migrare alla ricerca di una vita dignitosa: tutti siamo chiamati a testimoniare che la dignità dell’uomo non viene mai meno. La fraternità è la nostra missione e il nostro stile”.

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