Nel corso dell’Assemblea generale della Federazione della gioventù cattolica tedesca (Bdkj) è stata eletta, l’8 novembre, Lisa Quarch come nuova direttrice spirituale. La ventinovenne operatrice pastorale della diocesi di Limburgo è quindi la prima donna a ricoprire questo incarico nel Consiglio direttivo nazionale del Bdkj. “Per me, fede e impegno sociale vanno di pari passo. Le associazioni giovanili cattoliche sono luoghi in cui bambini, adolescenti e giovani adulti possono crescere, sperimentare, impegnarsi e plasmare la propria vita in modo autonomo. Questo rafforza in modo dimostrabile la resilienza contro le posizioni estremiste e quindi protegge le fondamenta della nostra democrazia”, sottolinea Lisa Quarch. “Sono lieta di poter ora investire il mio tempo, i miei talenti e le mie risorse come direttrice spirituale della Bdkj per sostenere le associazioni giovanili e garantire che questi spazi siano e rimangano accessibili al maggior numero possibile di persone”. Quarch, originaria di Aquisgrana, è impegnata da sempre nel lavoro giovanile della Chiesa. Ha studiato teologia a Francoforte sul Meno e a Maynooth, in Irlanda. Dopo la laurea nel 2020, si è formata come assistente pastorale nella diocesi di Limburgo e nel 2022 è stata nominata dal vescovo Bätzing al suo attuale incarico nella parrocchia di Santa Maria a Francoforte sul Meno. “Come femminista e teologa, per me è particolarmente importante che gli spazi e i luoghi di fede siano rifugi sicuri. Le persone possono svilupparsi liberamente, scoprire e vivere i propri talenti, la propria spiritualità e la propria fede, entrare in relazioni autentiche con gli altri e con Dio solo se si sentono il più al sicuro possibile”, spiega la direttrice spirituale: “Ciò richiede prevenzione e contrasto alla violenza sessuale e spirituale e all’abuso di potere. Include anche la lotta alla discriminazione, la riflessione sui propri modi di pensare e una prospettiva teologica e delle strutture ecclesiali attenta alla diversità”. Molti giovani conoscono Lisa Quarch grazie a TikTok e Instagram. Fin dagli studi universitari, ha vissuto la sua fede anche lì e si è impegnata in conversazioni con le persone: “Ho sperimentato quanto sia importante rimanere in un dialogo condiviso. Per quanto spazio ci sia per il bene nel mondo digitale, si incontrano spesso anche odio e radicalizzazione politica e religiosa”.