La Fish-Federazione italiana per il superamento dell’handicap ha presentato alla Commissione bilancio del Senato un documento con 28 emendamenti al disegno di Legge di bilancio 2026, con l’obiettivo di garantire risorse stabili e continuative per politiche realmente orientate all’inclusione delle persone con disabilità e delle loro famiglie. “È necessario un cambio di paradigma – afferma il presidente Vincenzo Falabella – che metta l’inclusione, l’autonomia e la dignità al centro dello sviluppo del Paese”. Gli emendamenti proposti si articolano lungo quattro assi strategici. Il primo riguarda la garanzia di fondi strutturali per favorire la partecipazione piena alla vita sociale ed economica, attraverso percorsi personalizzati di inclusione lavorativa e di vita indipendente. Il secondo prevede misure a sostegno dei caregiver familiari, riconoscendo il loro ruolo essenziale e assicurando strumenti di tutela economica e previdenziale. Il terzo punta alla costruzione di un sistema integrato di servizi di prossimità, per rispondere in modo tempestivo ai bisogni delle persone nei territori e favorire la permanenza nel proprio contesto di vita. Il quarto, infine, mira a rafforzare la governance delle politiche sulla disabilità, stabilizzando sedi di confronto partecipato con le organizzazioni rappresentative e il Terzo settore. “La disabilità non è un tema settoriale ma una questione di equità, crescita e coesione sociale”, sottolinea la Fish, che invita a superare una logica assistenzialistica per investire in autonomia e pari opportunità. “Non chiediamo interventi episodici – conclude Falabella – ma una visione di lungo periodo che consideri le persone con disabilità e le famiglie come soggetti attivi di co-progettazione e corresponsabilità nelle politiche pubbliche. È questa la condizione per un welfare davvero inclusivo, sostenibile e generativo”.