“Nei nostri giorni, il mondo è scosso da conflitti nei quali vengono erette nuove e pericolose cortine. Oggi, muri fatti di odio impediscono agli aiuti di arrivare alle popolazioni colpite dai conflitti, ostacolano chi vuole portare aiuto e umanità a chi soffre. Causano la morte di tanti indifesi, le cui vite vengono spezzate dalla fame, dalla mancanza di medicinali, dalle armi, dall’impossibilità per gli operatori umanitari di prestare soccorso”. Questo il messaggio del presidente della Croce Rossa italiana, Rosario Valastro, a trentasei anni dalla caduta del muro di Berlino, l’evento che pose fine alla Guerra Fredda. A oltre tre decenni da allora – nota la Cri – sono ancora tante le barriere, fisiche e ideologiche, che dividono intere popolazioni, impediscono il dialogo, distruggono vite. “Ricordando la caduta di un muro che significò non solo la riunificazione di una città ma diede speranza a chi lottava per un mondo unito e in pace, ribadiamo ancora una volta – ha concluso Valastro – l’importanza di impegnarci quotidianamente per un presente e un futuro libero da conflitti, nel quale il dialogo sia l’unica forma di confronto e i diritti umani non vengano negati dalle logiche dell’odio e dalle atrocità della guerra”.