“Non c’è salvezza senza la donna, perché anche la Chiesa è donna”. Lo ha detto a braccio il Papa, che nell’omelia della messa con i 21 cardinali creati ieri, presieduta nella basilica di San Pietro, si è soffermato sulla figura di Maria come figlia, sposa e madre. “Della sua infanzia i testi sacri non parlano”, ha esordito Francesco: “Il Vangelo ce la presenta invece, al suo ingresso sulla scena della storia, come una giovane ragazza ricca di fede, umile e semplice. È la ‘vergine’, nel cui sguardo si riflette l’amore del Padre e nel cui Cuore puro la gratuità e la riconoscenza sono il colore e il profumo della santità. Qui la Madonna ci appare bella come un fiore cresciuto inosservato e finalmente pronto a sbocciare nel dono di sé”, perché “la vita di Maria è un continuo dono di sé”. La seconda dimensione della bellezza di Maria è quella di sposa, cioè di “colei che Dio ha scelto come compagna per il suo progetto di salvezza”: “E lei risponde ‘sì’ dicendo: ‘Ecco la serva del Signore’”. “Serva” – ha precisato Francesco – non nel senso di asservita” e umiliata, ma di persona fidata, stimata, a cui il Signore affida i tesori più cari e le missioni più importanti. La sua bellezza allora, poliedrica come quella di un diamante, rivela una faccia nuova: quella della fedeltà, della lealtà e della premura che caratterizzano l’amore reciproco degli sposi”.