Salute: medici di famiglia, un Libro bianco per riformare la sanità territoriale. Cricelli (pres.emerito Simg), “rilanciare cure primarie e ottimizzare risorse”

In un momento di difficoltà del Ssn, la Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie (Simg) si impegna in un progetto di rifondazione della sanità territoriale: vuole prendere coscienza delle principali esigenze sanitarie e sociali della popolazione, ascoltare proposte e stimoli da tutti gli attori coinvolti, lanciare un progetto di rigenerazione della sanità territoriale. E’ il messaggio che parte dal 41° Congresso Simg di Firenze.
“È giunto il momento di elaborare una nuova proposta per un rilancio dell’efficacia e dell’efficienza della medicina generale e del suo protagonista, il medico di famiglia” che “si caratterizza per il rapporto di reciproca fiducia con il paziente, elemento cardine a supporto delle cure di prossimità – ha evidenziato Claudio Cricelli, presidente emerito Simg -. L’esigenza di un cambiamento è sentita tanto dalle istituzioni quanto dai cittadini. Gli stessi medici la percepiscono e sono intenzionati a presentare una loro proposta” Di la definizione di un protocollo di intenti, di obiettivi condivisi con il segretario del principale sindacato dei medici di famiglia italiani, Silvestro Scotti, di Fimmg.
Obiettivo della Simg l’elaborazione di un progetto costruttivo. “Ci appelliamo a tutti i cittadini, alle forze politiche, a chi fosse interessato alla sopravvivenza del servizio sanitario di questo Paese per coinvolgerli in un processo di ristrutturazione – sottolinea Cricelli – In una prima fase, intendiamo acquisire dati e informazioni per delineare il funzionamento del Ssn, capire come si impiegano le risorse, definire come sarà nella medicina del futuro la presa in carico dei pazienti, che non significa solo curare le patologie, ma anche affrontare gli aspetti sociali che condizionano la vita delle persone. Questi dati economici, finanziari, clinici, demografici, sociali andranno a costruire un Libro bianco” che “si concentrerà sulla sanità territoriale all’interno dello scenario del Ssn, analizzando e contenendo dati e riferimenti comparativi del nostro Ssn e dei Sistemi sanitari internazionali. Da questi dati oggettivi si svilupperà la seconda parte del lavoro, un’analisi di questi stessi dati per elaborare la nuova proposta della medicina generale”. Servizi sanitari basati solo sugli ospedali “non sono più sostenibili – spiega ancora Cricelli –. Le cure primarie sono l’arco di volta di qualunque sistema che abbia un contatto con la cittadinanza. Noi medici di famiglia non svolgiamo una funzione solo nella presa in carico dei pazienti, ma siamo gli strumenti attraverso cui gestire le risorse disponibili del Ssn”. “Sappiamo – conclude – quali risorse saranno disponibili nei prossimi anni, dobbiamo capire come farle bastare migliorando l’efficienza”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori