Papa Francesco: Angelus, “basta colonizzare i popoli con le armi”, “lavoriamo per la pace nel mondo intero”

“Stamattina ho aperto la prima Porta Santa dopo quella di San Pietro nel carcere romano di Rebibbia: è stata, per così dire, la cattedrale del dolore e della speranza”. Lo ha detto il Papa ai fedeli radunati in piazza San Pietro per l’Angelus. “Una delle azioni che caratterizzano i Giubilei è la remissione dei debiti”, ha proseguito Francesco: “Incoraggio pertanto tutti a sostenere la campagna di Caritas internationalis intitolata ‘Trasformare il debito in speranza’, per sollevare i Paesi oppressi da debiti insostenibili e promuovere lo sviluppo”. Per Francesco, “la questione del debito è legata a quella della pace e del mercato nero degli armamenti”. “Basta colonizzare i popoli con le armi”, l’appello del Papa: “lavoriamo per il disarmo, lavoriamo contro la fame, contro le malattie, contro il lavoro minorile e preghiamo, per favore, per la pace nel mondo intero: la pace nella martoriata Ucraina, in Israele, nel Nord Kivu e in tanti Paesi che sono in guerra”.

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