Anno Santo: card. Pizzaballa a Betlemme, “essere pellegrini di speranza anche dentro le strade e tra le case distrutte della nostra terra”

(Foto AFP/SIR)

“Abbiamo bisogno di un nuovo inizio in tutti gli ambiti della vita, di nuova visione, di coraggio di guardare al futuro con speranza, senza arrendersi al linguaggio della violenza e dell’odio, che invece chiudono ogni possibilità di futuro”. Lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, nella Messa di Mezzanotte celebrata ieri sera, nella chiesa di santa Caterina, attigua alla Natività, a Betlemme. Nella sua omelia il patriarca ha riletto il Natale collocandolo nella situazione attuale di tensione e guerra, non diversa da quella che vissero Maria e Giuseppe, riflettendo sul significato dell’Anno Santo aperto ieri sera da Papa Francesco. “L’anno del giubileo – ha affermato – è un anno speciale in cui vengono liberati i prigionieri, cancellati i debiti, le proprietà vengono restituite e anche la terra riposa. È un anno nel quale si fa esperienza della riconciliazione con il prossimo, si vive in pace con tutti e si promuove la giustizia. Un anno di rinnovamento spirituale, personale e comunitario. Avviene questo perché, con il giubileo, è Dio che per primo cancella tutti i debiti con noi. È l’anno della riconciliazione tra Dio e l’uomo, dove tutto si rinnova. E Dio vuole che tale riconciliazione si completi nel rinnovo della vita e delle relazioni tra gli uomini. È il mio augurio per questa nostra Terra Santa, che ha bisogno più di tutti di un vero giubileo”. E ancora: “Possano le nostre comunità vivere un vero rinnovamento spirituale. Che anche per noi in Terra Santa, dunque, ci sia questo nuovo inizio: che vengano rimessi i debiti, siano liberati i prigionieri, siano restituite le proprietà e si possano davvero iniziare con coraggio e determinazione percorsi seri e credibili di riconciliazione e di perdono, senza i quali non ci sarà mai vera pace”.

Card. Pizzaballa a Gaza (Foto G. Romanelli)

“L’Anno santo che è il Signore – ha ricordato il card. Pizzaballa – rende stonati i rumori di guerra e la vuota retorica dei potenti! Risuona con forza dentro le lacrime di chi soffre, e incoraggia a disarmare la vendetta con il perdono. Possiamo essere pellegrini di speranza anche dentro le strade e tra le case distrutte della nostra terra, perché l’Agnello cammina con noi verso il trono della Gerusalemme celeste”. Dal patriarca sono arrivati ringraziamenti ai “nostri fratelli di Gaza, segno visibile di speranza in mezzo al disastro della totale distruzione che vi circonda. Grazie della vostra meravigliosa testimonianza di forza e di pace”. Un pensiero, infine, è andato agli abitanti di Betlemme: “Anche quest’anno per voi è stato un Natale triste, all’insegna dell’insicurezza, della povertà, della violenza. Il giorno più importante per voi, è vissuto ancora una volta nella fatica e nell’attesa di giorni migliori. Anche a voi dico: coraggio! Non dobbiamo perdere la speranza. Rinnoviamo la nostra fiducia in Dio. Lui non ci lascia mai soli”.

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