Lettera a Federica Pellegrini

Giochi olimpici di Tokyo. Chiediamo a don Gionatan De Marco a chi vorrebbe scrivere la sua ultima lettera, alla vigilia della chiusura delle Olimpiadi. Oggi ho deciso di scrivere a Federica Pellegrini perché rappresenta tutti gli atleti e le atlete che in questi giorni hanno dato il meglio di sé durante i Giochi. Cosa vuoi scriverle?

(Foto ANSA/SIR)

“Carissima Federica,
domani si concluderanno le Olimpiadi di Tokyo2020 e io, oggi, ho deciso di prendere carta e penna per scrivere a te questa mia ultima lettera da Tokyo! A te che rappresenti tutti gli atleti e le atlete che in questi giorni hanno dato il meglio di sé durante i Giochi. A te che ti trovi a vivere l’emozione di un passaggio tra l’atleta diventata campionessa e la donna realizzata che ora troverà il suo modo per continuare a lasciare il segno in questa nostra storia. E in questo passaggio vorrei per un attimo che ci fermassimo insieme a guardarci non dietro, ma accanto, per osservare ciò che stiamo attraversando in questo frangente di storia sportiva.

Di sicuro, Federica, il tuo animo è carico di orgoglio. È la fierezza di aver fatto parte di una famiglia – quella olimpica – in cui hai cercato e trovato di dar luce a ciò che sei, mettendocela tutta in entusiasmo e fatica, in sacrificio e determinazione. E, oggi, ti accorgi di essere accerchiata da ragazzi e ragazze che stanno seguendo il tuo esempio: Jacobs, Tortu, Busà, Ganna, Milan, Tamberi, Testa, Quadarella… Tutta una generazione che si rinnova di campioni che sicuramente tante volte hanno guardato a te come modello e come orizzonte verso cui correre. Sì, Federica, devi essere felice di questo! Nell’assaporare la gioia di essere orizzonte per qualcuno! È bellissimo!

Di sicuro, Federica, il tuo cuore è sovraccarico di gratitudine. È il nutrimento dei grandi! Il riconoscere che molto è dovuto al proprio sudore e tanto è stato concesso in dono da qualcuno… che si è fatto trovare al momento giusto e al posto giusto per dare un consiglio, per avvolgere in un abbraccio, per infondere coraggio, per stimolare nuove energie. E dalla gratitudine nasce la gratuità! Perché ora tocca a te, Federica, essere voce d’incoraggiamento, abbraccio di sostegno, energia di vitalità, sorriso di meraviglia. Perché la campionessa è testimone, allenatrice di creatività perché altri possano sentire la voglia, direi quasi il bisogno, di scendere in vasca, o in pista o in campo e vivere i propri talenti in modo libero e lieto… come hai saputo fare tu! È straordinario!

Di sicuro, Federica, il tuo domani è da scrivere!

Non dimenticare di usare fogli bianchi di una vita non scopiazzata, ma che abbraccia ogni attimo di inedito per poterlo personalizzare. Non dimenticare di usare l’inchiostro rosso della passione per una vita che ti ha già dato tanto e che ora ti chiede di ricambiare con l’impegno per amore dei più giovani di te. Non dimenticare di metterla in busta chiusa come garanzia di autenticità e di responsabilità. E non dimenticare di affrancarla col francobollo della gioia… è il valore di tutti i tuoi sacrifici e di tutta la tua fatica. E non tenerla per te! Permetti a tanti di leggerla per continuare a stupirsi di quanta vita e di quanta forza c’è nel corpo di chi ama le scommesse, quelle vitali!
Permetterai al futuro di avere i piedi dei folli, coloro che hanno imparato, nella corsa della vita, a dare il massimo e, soprattutto, a dare il meglio!”.

(*) direttore dell’Ufficio nazionale Cei per la pastorale del tempo libero, turismo e sport – cappellano della squadra italiana

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