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L’economia europea fa i conti con la guerra. Il messaggio di Dombrovskis: insieme ce la possiamo fare

Nella sede della Commissione europea illustrate le raccomandazioni del Semestre europeo. Economia Ue duramente segnata dalla guerra in Ucraina. Dombrovskis: "le persone nutrono valide preoccupazioni per l'aumento del costo della vita e per la capacità di pagare bollette energetiche più elevate".  "Occorrono risposte coordinate". Gentiloni sul caso-Italia: "nessuna intenzione di massacrare di tasse"  

(Photo SIR/European Commission)

“Vorrei sottolineare due messaggi chiave: siamo lontani dalla normalità economica e non stiamo proponendo un ritorno a una spesa illimitata”: il commissario europeo per l’economia, Paolo Gentiloni, nel presentare assieme al collega Valdis Dombrovskis le raccomandazioni agli Stati Ue per il Semestre europeo (ciclo di coordinamento delle politiche economiche), ha sottolineato alcuni dati di fondo, fra cui la persistenza di una “crescita seppur modesta”, confermati rischi di recessione, la necessità di sostenere le economie anche grazie agli investimenti favoriti dal Pnrr.

(Photo SIR/European Commission)

Italia: catasto, tasse, patto. Sollecitato dai giornalisti durante la conferenza stampa a Bruxelles, Gentiloni ha dichiarato a proposito dell’Italia. “Nelle nostre raccomandazioni ci sono sei parole che posso anche leggere – ha declamato Gentiloni –: aggiornare i valori catastali ai valori attuali di mercato. Penso che questo non rappresenti né una richiesta di aumento delle tasse o di reintroduzione di tasse sulla prima casa, ma semmai rappresenti una necessità di cui penso il Governo italiano sia consapevole, e infatti sta preparando misure in questa direzione”. Ha quindi precisato: “la Commissione europea non ha nessuna intenzione di massacrare nessuno di tasse”, frase apparsa come una risposta alle recenti obiezioni di Matteo Salvini. Il commissario ha poi ricordato che “la clausola di salvaguardia generale”, che sospende anche per il 2023 gli obblighi del Patto di stabilità e crescita, aiuterà gli Stati membri a introdurre “misure più mirate per mitigare l’impatto della crisi energetica e assistere coloro che fuggono dalla guerra”.

(Photo SIR/European Commission)

Il peso della guerra. Dal canto suo Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione, nell’illustrare lunedì 23 maggio le raccomandazioni del Semestre europeo, ha affermato: “la brutale invasione russa dell’Ucraina continua a sconvolgere il mondo. Il panorama geopolitico ed economico dell’Europa è cambiato radicalmente. Questa aggressione sta mettendo sotto pressione le catene di approvvigionamento e sta portando l’inflazione verso l’alto. Ha creato un’enorme incertezza. Le persone nutrono valide preoccupazioni per l’aumento del costo della vita e per la capacità di pagare bollette energetiche più elevate”. L’economia dell’Ue “è stata duramente colpita”, ha sottolineato il vicepresidente. “Tuttavia, avevamo un buon punto di partenza. Ricordiamo che prima del 24 febbraio l’economia comunitaria era su un percorso di forte crescita. Tutti i segnali indicavano una buona ripresa dalla crisi del Covid-19, a seguito della nostra massiccia risposta coordinata per supportare le persone e le imprese a superare le difficoltà economiche dei vari blocchi”. “Anche il dispositivo per la ripresa e la resilienza sta aiutando. La sua attuazione sta procedendo rapidamente. Abbiamo versato circa 100 miliardi di euro agli Stati membri affinché possano realizzare le loro riforme e investimenti”.

Coordinare gli interventi. “Nel complesso, l’economia dei 27 Paesi Ue si sta dimostrando resiliente, nonostante le ricadute e i rischi portati dall’invasione russa dell’Ucraina”, ha insistito Dombrovskis. La Commissione prevede quindi “una crescita nel 2022 e nel 2023”, ma sarà più lenta di quanto previsto in precedenza. “Dal punto di vista economico, questo è un momento critico in cui è fondamentale che l’Ue coordini le politiche in modo efficace. La nostra bussola per farlo è il Semestre europeo. Ci aiuterà ad affrontare queste sfide attuali, prepararci ad affrontarne di nuove e superare questa tempesta”.

Italia, squilibri eccessivi. “Dobbiamo rimanere sulla buona strada per attrezzare le nostre economie per il futuro, rendendole più resilienti e realizzando le transizioni verde e digitale”, ha puntualizzato Valdis Dombrovskis. “Una lezione fondamentale che abbiamo imparato da questa guerra è che abbiamo urgentemente bisogno di porre fine alla dipendenza dell’Ue dai combustibili fossili russi. La nostra risposta è il piano RePowerEu”, presentato la scorsa dalla presidente Von der Leyen. “Diversificherà il mix energetico dell’Ue, allontanandosi dal gas naturale russo. Contribuirà ad accelerare la sostituzione dei combustibili fossili con l’energia rinnovabile”. Il commissario è poi passato agli squilibri macroeconomici, che, ha detto, “stanno gradualmente arretrando. I livelli del debito pubblico e privato stanno diminuendo da livelli elevati. Ma l’impatto del Covid-19 non è ancora del tutto assorbito e nuovi rischi stanno aumentando”. Infine: “Grecia, Italia (debito – ndr) e Cipro continuano a presentare squilibri eccessivi. Germania, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Svezia continuano a presentare squilibri. Sono lieto di annunciare che Irlanda e Croazia non presentano più squilibri”. Preoccupa per l’Italia anche la crescita del Pil assai modesta.

Cos’è il Semestre europeo. Il semestre europeo è “un ciclo di coordinamento delle politiche economiche, sociali, di bilancio e del lavoro nell’ambito dell’Unione europea e rientra nel quadro della governance economica dell’Ue. Si concentra – spiega il sito del Consiglio europeo – sul periodo di sei mesi dall’inizio di ogni anno”, da cui il nome “semestre”. Durante il quale “gli Stati membri allineano le rispettive politiche economiche e di bilancio alle norme convenute a livello dell’Ue”. Da quando è stato proclamato il pilastro europeo dei diritti sociali, nel 2017 a Goteborg, il semestre europeo “offre inoltre un quadro per coordinare e monitorare gli sforzi degli Stati membri volti a realizzare i principi e i diritti stabiliti dal pilastro”.

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