
Il Giubileo delle Chiese Orientali Cattoliche è “una celebrazione delle ricche tradizioni e del patrimonio spirituale delle Chiese Orientali Cattoliche”. Così l’Eparca di Lungro degli Italo Albanesi dell’Italia Intercontinentale, mons. Donato Oliverio, parla del Giubileo delle Chiese Orientali Cattoliche che si svolgerà dal 10 al 14 maggio. Una iniziativa – dice al Sir l’Eparca – nata per “promuovere l’unità e la comprensione delle diversità all’interno della Chiesa Cattolica, mettendo in evidenza i contributi liturgici, teologici e culturali unici delle tradizioni orientali”. Sarà un “pellegrinaggio giubilare “partecipato, anche per maturare la coscienza del popolo di Dio in cammino” con l’invito – dice mons, Oliverio – “per tutti i nostri fedeli a vivere questo evento come un cammino di fede e speranza, in un mondo che affronta sfide globali come conflitti, ingiustizie e crisi ambientali”. Il pellegrinaggio inteso quindi “non solo come un viaggio fisico verso i luoghi sacri, ma anche come un percorso spirituale e interiore”.

Foto Eparchia Lungro
Il Dicastero per le Chiese Orientali ha approntato un sussidio pastorale con lo scopo di vivere questo tempo di grazia valorizzando la ricchezza delle diverse tradizioni che confluiscono nella piena comunione. Per questa ragione – aggiunge l’Eparca di rito cattolico bizantino di Lungro – le Chiese Orientali Cattoliche sono “chiamate a vivere l’Anno Santo mettendo in luce l’apporto delle loro specificità”.
I fedeli dell’Eparchia di Lungro, dopo aver varcato la Porta Santa, si ritroveranno giorno 13 maggio alle ore 16,00 nella Cappella Salus Popoli Romani nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la celebrazione dell’Ufficiatura della Paraklisis: “Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante”, spiega il presule aggiungendo che il Giubileo dei prossimi giorni sarà “un’occasione per i fedeli del rito latino che desiderano approfondire la loro comprensione dell’universalità della Chiesa Cattolica; celebrazioni liturgiche e scambi culturali, tutti volti a promuovere una comunione più profonda all’interno del Corpo di Cristo”.
La diocesi di Lungro si trova in Calabria, provincia di Cosenza, ed è nata il 13 febbraio del 1919 con la con la Costituzione Apostolica Catholici Fideles per i discendenti di quei “… fedeli cattolici di rito greco, che abitavano l’Epiro e l’Albania, fuggiti a più riprese dalla dominazione dei turchi, … accolti con generosa liberalità … nelle terre della Calabria e della Sicilia, conservando, come del resto era giusto, i costumi e le tradizioni del popolo greco, in modo particolare i riti della loro Chiesa, insieme a tutte le leggi e consuetudini che essi avevano ricevute dai loro padri ed avevano con somma cura ed amore conservate per lungo corso di secoli […]”.

Foto Eparchia Lungro
Questa presenza nella Chiesa Cattolica in Italia ha costituito – come spiega la diocesi – una realtà di una Chiesa tipicamente orientale in piena comunione con la Santa Sede, integrata pur nella custodia di una identità peculiare, dando testimonianza della ricchezza del patrimonio ecclesiale bizantino, realizzando una respirazione ecclesiale a pieni polmoni e testimoniando storicamente la possibile comunione tra i cristiani di Oriente e di Occidente, nella condivisione delle rispettive e arricchenti diversità e differenze, per la maggior gloria di Dio.
Primo vescovo-eparca fu mons. Giovanni Mele. Oggi la diocesi raggruppa 30 parrocchie con circa 35mila fedeli e 30 sacerdoti.