Funerali Papa. L’attesa dei fedeli a Santa Maria Maggiore: “Grazie, Francesco!”

Numerosi i gruppi che, nel giorno della vigilia, si sono recati nella basilica che ospiterà la sepoltura del pontefice. Tanti i giovani che erano arrivati a Roma per il Giubileo degli Adolescenti

(Foto Calvarese/SIR)

L’immagine di Papa Francesco, sorridente e benedicente, riunisce un gruppo di pellegrini giunti dagli Stati Uniti, dalla Virginia. Avevano programmato il loro arrivo per partecipare alla canonizzazione di Carlo Acutis. In realtà, si ritroveranno domani nel viale della Conciliazione per i funerali di Papa Francesco. Ma oggi pomeriggio sono qui, nella basilica di Santa Maria Maggiore, per attraversare la porta santa. E qui resteranno anche stasera per partecipare alla veglia di preghiera per il pontefice. La basilica papale domani accoglierà, al termine delle esequie, il corpo del Papa che riposerà nella sepoltura allestita in queste ore nella navata sinistra. Ad accoglierlo, saranno circa 40 tra poveri, migranti, vittime di tratta e carcerati, con una rosa bianca in mano. Un legame profondo quello che ha unito il papa argentino alla Salus Populi Romani. Centoventisei le visite compiute da Francesco: la prima il 14 marzo 2013, il giorno dopo l’elezione come 266° Successore di Pietro; l’ultima il 12 aprile scorso, alla vigilia della Settimana Santa. In attesa del suo arrivo definitivo, la basilica è popolata dai pellegrini, giunti a Roma, per il Giubileo. Così sono numerosi anche i gruppi degli adolescenti che domenica vivranno il loro. E che hanno accolto con tristezza la notizia della morte di Francesco. Come nel caso dei ragazzi di Domodossola, arrivati alle 5 del mattino. “Tanti di noi erano venuti proprio per conoscere il Papa, per vederlo di persona. Diciamo che è stato travolgente il fatto che eravamo pronti a vederlo, a conoscerlo e invece ci ritroveremo per i funerali”, racconta Leo.

“Papa Francesco è stato una figura generosa, comunque molto internazionale che ha viaggiato tanto. Secondo me è anche una figura da rispettare e anche da emulare”.

(Foto Calvarese/SIR)

Un altro gruppo arriva dalla diocesi di Aqui, dopo cinque ore di viaggio. “Per noi era come un nonno. La sua grande umanità ci ha affascinato”. Da Desio, in provincia di Milano, si è riunita la pastorale giovanile sotto la giuda di don Pietro. Anche il loro arrivo era coincidente con il Giubileo degli Adolescenti ma la morte di Papa Francesco ha cambiato i programmi. E così tengono a “salutarlo e ringraziarlo domani”, partecipando ai funerali. E poi di nuovo l’appuntamento domenica in piazza San Pietro per la messa preseduta dal cardinale Parolin. “Non abbiamo trovato alloggio negli alberghi o in case religiose e quindi siamo alla nuova fiera di Roma”.

“Dormiremo tutti per terra con i materassini e sacchi a pelo, ma non potevamo mancare. Vogliamo dire il nostro grazie a Francesco”.

“Mi ha colpito che ai detrattori ha risposto promuovendo il Vangelo – aggiunge don Pietro -. Questo fatto è ciò che rende bella la nostra vita e, quindi, grazie per questo, oltre che per tutte le altre cose che ha compiuto e che ci ha mostrato”.

I giovani di due parrocchie di Mondovì hanno viaggiato assieme e si sono ritrovati davanti Santa Maria Maggiore per vedere il luogo in cui Francesco verrà sepolto. Alcuni di loro aspetteranno lì, domani, l’arrivo della salma. “Un uomo credibile nelle sue scelte personali”, così lo ricorda Nicolò. Non riusciranno a partecipare ai funerali ma hanno ugualmente voluto dire il loro “grazie” a Papa Francesco, gli scout Agesci Catania 5. “Quando abbiamo saputo della sua morte siamo rimasti increduli. Non ce lo aspettavamo. Siamo stati a San Pietro a rendergli omaggio. Per noi è stato un gigante della storia”.

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