This content is available in English

Papa in Portogallo dal 2 agosto. P. Chagas (Dicastero Laici, Famiglia, Vita): “Splendida occasione per i giovani di tornare ad incontrarsi”

Papa Francesco si recherà a Lisbona dal 2 al 6 agosto di quest’anno in occasione della prossima Giornata Mondiale della Gioventù. Il 5 agosto sarà al Santuario di Fatima. L’annuncio è arrivato ieri dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. n vista di questo appuntamento il Sir ha intervistato padre João Chagas, coordinatore dell'ufficio giovani del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e incaricato di coordinare i preparativi della Santa Sede per la Giornata mondiale della gioventù

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Papa Francesco si recherà a Lisbona dal 2 al 6 agosto di quest’anno in occasione della prossima Giornata Mondiale della Gioventù. Il 5 agosto sarà al Santuario di Fatima. L’annuncio è arrivato ieri dal Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. Si tratta del secondo viaggio di Papa Francesco in Portogallo, dopo che, nel 2017, aveva presieduto le cerimonie del Centenario delle Apparizioni al Santuario di Fatima. Quella visita fu segnata dalla canonizzazione dei due pastorelli Giacinta e Francesco Marto. Per Manuel (José Macário do Nascimento) Clemente, cardinale-patriarca di Lisbona, la formalizzazione di queste date è la “conferma del desiderio espresso che il successore di Pietro vuole incontrare, ancora una volta, i giovani di tutto il mondo. Che vuole ascoltarli, vederli e pregare con loro. Con tutti”. Anche la Conferenza episcopale portoghese (Cep) ha accolto con gioia l’annuncio ed ha espresso l’auspicio che “la presenza di Papa Francesco tra noi, che prevede un significativo pellegrinaggio al Santuario di Fatima, sia un forte momento di rinnovamento e di grazia per la Chiesa in Portogallo, soprattutto per i giovani, chiamati da Cristo vivo ad essere autentici evangelizzatori in una Chiesa sinodale e sempre in missione”. Di “momento unico e indelebile nella nostra vita collettiva” ha parlato invece il Presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa. In vista di questo appuntamento il Sir ha intervistato padre João Chagas, coordinatore dell’ufficio giovani del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e incaricato di coordinare i preparativi della Santa Sede per la Giornata Mondiale della Gioventù.

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Padre Chagas, quella di Lisbona sarà la prima Gmg dopo la pandemia. In che modo cercherete di rispondere al bisogno di incontrarsi, di riprendere il cammino dei giovani che hanno particolarmente sofferto questo lungo ‘lockdown’ di relazioni?
Ogni Gmg è, prima di tutto, una splendida occasione d’incontro con Dio, con giovani provenienti da ogni parte del mondo e con il paese ospitante. È un invito che il Santo Padre rivolge ad ogni giovane ad incontrare Gesù Cristo in modo strettamente personale. Per facilitarne l’incontro, sono previsti diversi spazi durante la Gmg: nei grandi eventi come la Via Crucis, la Veglia e la Messa conclusiva con Papa Francesco, ma anche durante le catechesi mattutine, nella celebrazione della Messa, attraverso il Sacramento della Riconciliazione o negli appuntamenti del Festival della Gioventù. Il centro di ogni Gmg è l’incontro con Cristo. Per questo motivo, i giovani, dopo essere rimasti più isolati e “fermi” a causa del periodo di pandemia, avranno una splendida occasione di tornare ad incontrarsi. Papa Francesco ha sottolineato in modo particolare queste due dimensioni nel suo messaggio per la Gmg di quest’anno. Maria che ha incontrato Cristo e gli ha detto il suo “sì”, immediatamente, si mette in cammino per andare ad incontrare Elisabetta. L’incontro con Cristo crea l’incontro con l’altro. Tutti i giovani che andranno a Lisbona, di diverse provenienze e culture, sperimenteranno questa profonda esperienza di amicizia.

Il 23 luglio, ad una settimana dalla Gmg di Lisbona, la Chiesa celebrerà la 3° Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani il cui tema è “Di generazione in generazione la sua misericordia”. C’è un legame tra le due Giornate?
Papa Francesco ha legato le due Giornate scegliendo come tema della 3° Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani un versetto dello stesso passo di Vangelo che racconta l’incontro di Maria con Elisabetta. Il Pontefice ha, inoltre, invitato i giovani ad andare a visitare un anziano prima di partire per la Gmg. L’incontro è il filo conduttore di ogni Gmg ma, come ci mostra l’esempio di Maria ed Elisabetta, un ponte tra le generazioni è uno degli incontri più importanti da sperimentare per vivere la nostra fede. Subito prima della Gmg, quindi, il 23 luglio, potremmo celebrare la Giornata Mondiale del Nonni e degli Anziani nelle nostre chiese. Questa potrà essere una buona occasione per chiedere agli anziani della parrocchia, della diocesi, del movimento o dell’associazione di cui i giovani fanno parte, la loro benedizione per l’imminente viaggio, per poi raccontare loro l’esperienza vissuta.

(Foto Dicastero)

Molti dei giovani partecipanti sono i cosiddetti “nativi digitali”: sarà una Gmg a loro misura?
Da tempo, ormai, è imprescindibile un “accompagnamento digitale”. La Gmg sarà agevolata da un’app per smartphone, inoltre, i giovani potranno ascoltare i discorsi del Papa nella loro lingua, tramite il servizio che offrirà il canale di Vatican News.

Allo stesso tempo, i giovani sono invitati anche a staccare dalla tecnologia ed attivare la “modalità aereo”, per fare esperienza di momenti di silenzio che facilitino l’ascolto della la voce di Dio.

Il pellegrinaggio alla Gmg è un viaggio esteriore, ma è soprattutto un viaggio interiore. Il silenzio può essere molto utile per riuscire ad ascoltare ciò che Dio mette nel nostro cuore.

Qual è il contributo che il suo Dicastero sta dando al Comitato organizzatore locale della Gmg portoghese?
Fin dall’inizio, nel 1984, l’allora il Pontificio Consiglio per i Laici fu incaricato da Papa Giovanni Paolo II di accompagnare la preparazione delle Gmg nei singoli Paesi. Oggi, come Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, continuiamo ad aiutare ogni Comitato organizzatore, e nello specifico gli organizzatori di Lisbona, con la nostra esperienza e facendo in modo che si rimanga sempre fedeli allo spirito delle Gmg.

Sul piano organizzativo come procedono i preparativi?
L’organizzazione si articola in differenti livelli. Dapprima il grande evento di Lisbona, che è molto ben preparato ed è ormai in fase finale. Poi, ci sono gli innumerevoli pellegrinaggi e incontri preparatori delle Conferenze episcopali, dei Movimenti e delle Associazioni. I rapporti che ci giungono da varie parti del mondo sono molto positivi. Possiamo sperimentare una giovane generazione che – come Maria – è davvero in movimento. Ad esempio, sono più di 2.000 i giovani australiani che hanno deciso di compiere un lungo viaggio verso Portogallo che prevede circa 3 settimane durante le quali compiranno visite ad altri importanti luoghi di pellegrinaggio in Europa come, ad esempio, a Roma. Questo mostra come i giovani investano tempo e risorse per crescere nella sequela di Cristo e della comunità con altri giovani.

(Foto Vatican Media/SIR)

Quanti giovani partecipanti prevedete in Portogallo, tenuto conto che Lisbona 2023 arriva in un momento gravato da crisi e conflitti?
I numeri delle iscrizioni sono allo stesso livello della più recente Giornata Mondiale della Gioventù svoltasi in Europa, quella di Cracovia 2016, e siamo molto soddisfatti di questo. Naturalmente, stiamo pensando a come rendere possibile la partecipazione dei giovani provenienti da Paesi più in difficoltà o colpiti dalle guerre. A tal fine, il Dicastero dispone di un fondo di solidarietà in cui i giovani, al momento dell’iscrizione alla Gmg, possono versare un piccolo importo volontario.

È commovente vedere come i giovani siano animati dalla voglia di aiutare i loro coetanei con il desiderio di poterli incontrare, in seguito, alla Gmg. Questo dimostra il tesoro che abbiamo come Chiesa, come luogo di amicizia, condivisione e incontro.

Prevedete anche la presenza di giovani di altre denominazioni cristiane e fedi?
Ogni Gmg è aperta a tutti i giovani. Tutti sono i benvenuti! Naturalmente, la Giornata è un evento nel quale i giovani cattolici sono invitati dal loro Papa, ma tutti sono i benvenuti. Come in passato, saranno presenti anche amici delle altre denominazioni cristiane.

La dimensione ecumenica è importante per consegnare alle giovani generazioni esempi concreti di dialogo tra cristiani.

Quella interreligiosa e con chi non crede offre la possibilità di sperimentare l’amicizia sociale a cui papa Francesco ci invita ad aderire.

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Per tanti giovani che arriveranno a Lisbona, ce ne sono moltissimi altri che resteranno nelle loro diocesi. Cosa farete per renderli partecipi?
Prima di tutto, vorrei invitare tutti i giovani che non sono si sono ancora decisi per il pellegrinaggio alla Gmg a fare questo viaggio, perché ne vale la pena! Celebrate la fede insieme a centinaia di migliaia di giovani e sperimentate la cultura dell’incontro dopo la pandemia e nonostante le difficoltà del momento! Naturalmente, la Gmg si potrà seguire anche in diretta TV, radio e sui social media. I messaggi di Papa Francesco non sono solo per i giovani riuniti a Lisbona, ma per tutti. Pertanto, se non si può partecipare per vari motivi, invitiamo i giovani a unirsi a noi, magari facendo dei “gruppi di ascolto” con gli amici!

Il Portogallo si affaccia sul Continente africano dove ci sono paesi che parlano portoghese. Un preludio ad una possibile Gmg in Africa?
Tutti sarebbero felici se un giorno ci fosse una Gmg nel continente africano. Affinché ciò avvenga, è necessaria una richiesta ufficiale e concreta da parte di una diocesi o di una conferenza episcopale. Ma come è consuetudine delle Gmg, Papa Francesco annuncerà solennemente, al termine della Messa di chiusura, il luogo in cui si terrà la Gmg a livello internazionale. Vale la pena, quindi, sintonizzarsi e attendere con ansia l’annuncio!

Intanto nel 2025 si celebrerà il Giubileo: da Lisbona a Tor Vergata, ritorno possibile?
Il Giubileo avrà nel suo programma il Giubileo dei giovani, così ha annunciato in una conferenza stampa il Dicastero per l’Evangelizzazione che organizza il Giubileo del 2025, ma è ancora presto per definirne lo svolgimento. Tuttavia, non c’è mai un “tempo morto” tra una Gmg internazionale e un’altra: ogni anno nella Solennità di Cristo Re le Gmg vengono celebrate nelle Chiese particolari. Per ognuna di esse c’è un messaggio di Papa Francesco. Il nostro Dicastero, poi, ha pubblicato l’opuscolo “Orientamenti pastorali per la celebrazione della Gmg nelle Chiese particolari”, che contiene suggerimenti su come celebrare la Giornata nelle Chiese particolari. Il documento può essere scaricato gratuitamente dal nostro sito www.laityfamilylife.va. Quindi non si dovrà aspettare a lungo per celebrare la prossima Gmg. Dopo Lisbona, la prossima si svolgerà già il 26 novembre 2023 nella propria Chiesa particolare.

Altri articoli in Chiesa

Chiesa