This content is available in English

Coronavirus Covid 19. Card. Bassetti: “Guardiamo con fiducia alla campagna vaccinale”

Per uscire dal tunnel della pandemia, serve "fiducia" nei confronti della campagna vaccinale, a favore della quale anche la Chiesa mette a disposizione le sue "strutture edilizie". Ne è convinto il card. Bassetti, che aprendo il Consiglio permanente della Cei ha chiesto al nuovo Governo di "far fronte alle necessità dei cittadini e delle famiglie, a partire dalle persone più fragili". Bene l'impegno per la transizione ecologica. Da incrementare quello sul fronte dell'occupazione, anche per scongiurare l'esodo dei giovani.  Mentre si allarga la "frattura" della povertà, occorre evitare che le mafie diano luogo ad un "welfare criminale". La Dad non accresca le "disparità" tra i ragazzi. Il Sinodo chiesto dal Papa è "essere insieme, fare insieme e camminare insieme"

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Dobbiamo restare con i piedi per terra e programmare con realismo il cammino da intraprendere”. È l’impegno assunto dal card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nell’introduzione ai lavori del Consiglio permanente dei vescovi italiani, che si è aperto oggi. “Guardiamo con fiducia alla campagna vaccinale, condotta con prudenza e serietà”, l’invito in questo tempo di pandemia, per uscire dalla quale servono “urgenti decisioni e grandi responsabilità politiche”, in primo luogo “per far fronte alle necessità dei cittadini e delle famiglie, a partire dalle persone più fragili”.

Nella parte centrale dell’introduzione, Bassetti ha rivolto un appello “a coloro che reggono ruoli politici e amministrativi a ogni livello, dai sindaci fino alle più alte cariche dello Stato”, “affinché prevalgano – pur nel rispetto dei differenti ruoli e posizioni – una unità di intenti e una costante ricerca delle risposte più appropriate per far fronte alle necessità dei cittadini e delle famiglie, a partire dalle persone più fragili”.

“Implementare la campagna vaccinale e sostenere il sistema economico per evitare che la crisi si aggravi con ulteriori ricadute sull’occupazione e, in definitiva, sui redditi familiari”,

i compiti che incombono sul nuovo Governo, “che può contare su un’ampia maggioranza in Parlamento” e, sul fronte della pandemia, anche sulla disponibilità logistica delle “strutture edilizie” ecclesiali. Secondo la Chiesa italiana, inoltre, “il Paese necessita di segnali incoraggianti verso il mondo della scuola: la didattica a distanza si è certo rivelata una risposta alternativa alla chiusura degli Istituti, ma non sostituisce il bisogno di relazione umana ed educativa che la scuola stessa può assicurare ai nostri ragazzi”.

“La DaD ha messo in luce il doloroso divario, non solo digitale, che attraversa l’Italia al Nord come al Sud e non permette a tutti i nostri ragazzi di fruire del diritto all’istruzione a parità di condizioni”, l’analisi del cardinale, insieme all’appello ad “intervenire a sostegno di questi ragazzi, per non rassegnarsi a un’incolmabile disparità: da un lato, coloro che potranno poi contare su una rete familiare sollecita e sulla possibilità, anche economica, di recuperare eventuali lacune; dall’altro, i ‘sommersi’, tutti coloro che, lasciati soli, si perderanno nelle pieghe della dispersione”.

Bene l’impegno del nuovo Governo a “camminare nel solco della transizione ecologica”, a patto però che “alle idee si affianchino scelte concrete”, anche per “produrre effetti sul mondo del lavoro” e porre un freno all’esodo dei giovani, costretti dalla disoccupazione ad abbandonare le aree interne del Paese.

In Italia, ad oggi, si contano più di 100mila morti per il virus, ha ricordato il presidente della Cei: la pandemia ha determinato “un preoccupante rallentamento o dilazione di altre attività ordinarie, come la prevenzione o, in alcuni casi, il trattamento stesso”, il grido d’allarme di Bassetti, secondo il quale si tratta di “una sofferenza nella sofferenza da non dimenticare né sottovalutare, le cui conseguenze vedremo, purtroppo, nei prossimi anni”.

“Se oggi possiamo scorgere un barlume di luce alla fine del tunnel lo dobbiamo alle possibilità offerte dai vaccini, consapevoli che la vaccinazione, così come è avvenuto per altre malattie nel passato, è la via che consentirà di superare la situazione attuale”,

ha osservato il cardinale, sottolineando che anche la Chiesa mette a disposizione le sue “strutture edilizie” per la campagna vaccinale in atto. La “frattura” della povertà, intanto, si allarga: in un anno sono state quasi due milioni le persone sostenute dalle Caritas diocesane e parrocchiali, e la crisi economica, conseguenza di quella sanitaria, “ha messo in ginocchio molti piccoli imprenditori e altrettante famiglie, rivelandosi terreno fertile per l’espandersi dei tentacoli dell’usura, della criminalità, delle mafie”.

“Evitare che, in questa situazione, le mafie si presentino come benefattori tramite un’economia parallela e l’uso del cosiddetto ‘welfare criminale’, che la malavita è in grado di offrire ai soggetti più fragili”, l’appello sulla scorta della Consulta nazionale antiusura.

 “Essere insieme”, “fare insieme” e “camminare insieme”. Sono questi, per il presidente della Cei,  tre spunti per il “cammino sinodale” della Chiesa italiana, chiesto da Papa Francesco lo scorso 30 gennaio per intraprendere il cammino indicato da lui stesso nel 2015 durante il Convegno di Firenze. Altro riferimento, la Nota pastorale “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia”(30 maggio 2004), che rimanda agli Orientamenti pastorali per il primo decennio del 2000:  “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”. Il “segreto della” sinodalità, ha concluso Bassetti, è “l’intreccio tra basso e alto, centro e periferia”. Il futuro delle nostre chiese passa da qui.

 

Altri articoli in Chiesa

Chiesa