Festa dell’Assunta. Don Patriciello: “Maria è una grande lente di ingrandimento per comprendere meglio la realtà”

Il parroco di Caivano, noto per il suo impegno ambientale nella Terra dei fuochi, ci parla del suo rapporto speciale con la Vergine, in occasione della solennità che si festeggia il 15 agosto. "Tantissime volte al giorno e anche di notte prego: 'Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio'". "Vedere il trionfo di Maria tra gli angeli e sapere che la nostra umanità già è arrivata accanto a Dio, perché lei è la primizia di questo mistero, tutto questo costituisce una grandissima consolazione", aggiunge

Una “lente di ingrandimento” attraverso la quale guardare la realtà, una “fonte di acqua fresca” a cui ristorarsi nell’arsura dell’estate, uno “spiffero di aria pura” per respirare a pieni polmoni, oltre che una madre dolcissima a cui rivolgersi ogni giorno con fiducia, nelle difficoltà della vita. Tutto questo è Maria per don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, noto per le sue battaglie a fianco della popolazione nella cosiddetta Terra dei fuochi contro l’inquinamento, per la salvaguardia del creato e della salute. Ci parla del suo rapporto speciale con Maria in occasione della solennità dell’Assunzione della Vergine Maria al cielo. Fu Papa Pio XII, il 1° novembre 1950, a proclamare questo dogma di fede con la Costituzione apostolica “Munificentissimus Deus”: “L’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”. Le Chiese ortodosse celebrano nello stesso giorno la festa della Dormizione della Vergine.

Don Maurizio, qual è il suo rapporto con Maria?

Sono nato in una famiglia cattolica, ma la mia mamma è morta molto presto. Ero un adolescente, volevo sapere non solo se c’era qualcosa dopo la morte, ma anche se potessi ancora fare qualcosa per mia madre. L’amore vince la morte e sapere che anche dopo la morte puoi fare qualcosa per la persona amata è di una bellezza straordinaria. Mi sono posto tante domande sulla morte e probabilmente non mi sono sentito compreso nel mio dramma dal mio parroco dell’epoca. Così nella mia giovinezza, per diversi anni, ho frequentato una chiesa non cattolica, una comunità evangelica che mi ha dato tanto e a cui sono debitore: per la prima volta mi ha messo la Bibbia tra le mani. Se sono riuscito a rimanere lontano da tante cose brutte lo debbo a questa comunità. Poi, portandomi dentro tutto il bene che mi hanno dato, dopo aver dato un passaggio a un frate francescano, la mia vita è cambiata, ho fatto le mie scelte e sono andato via. In effetti, mi mancava qualcosa in quella comunità che pure benedico: l’Eucaristia, l’amore per il Papa e la figura di Maria. Scherzando io dicevo: che vi ha fatto Maria? Loro erano come gelosi di Gesù, quasi temessero che la Madonna potesse rubarGli qualcosa della Sua gloria. Io invece ho sempre visto Maria non accanto a Suo Figlio, ma davanti a Lui, come una lente di ingrandimento. Ecco,

Maria sta davanti al Figlio e alla realtà tutta come una grande lente di ingrandimento e mi fa vedere meglio tutto.

Guardo a Lei, soprattutto nei momenti di sconforto, di delusione e di sofferenza, come adesso dopo l’annuncio in un tweet del ministro della Salute, Roberto Speranza, riguardante la possibilità di ricorrere all’aborto farmacologico con la pillola Ru486 fino alla nona settimana di gravidanza e lasciando la donna drammaticamente sola…

Maria mi appare come una fonte di acqua fresca nell’arsura dell’estate o come uno spiffero di aria pura.

Questa per me è Maria.

La festa dell’Assunta è sentita al Sud?

Moltissimo. Tante nostre parrocchie sono dedicate all’Assunta come pure tanti nostri santuari. La festa dell’Assunta ci parla veramente della vittoria sulla morte. Pensando a Gesù, la risurrezione ci appare quasi più “normale” perché Lui è vero Uomo e vero Dio. Pensando, invece, a Maria, che è figlia del nostro popolo, una donna come noi, anche se il suo destino è stato unico, pensando che il suo corpo non ha conosciuto la corruzione della morte, anche se in un modo certamente misterioso e miracoloso, sappiamo che lei vive in Dio ed

è il trionfo sulla miseria umana e sulla morte.

In chiesa, quando predico in occasione della solennità dell’Assunta, mi rivolgo direttamente a Nostro Signore e Gli dico: “Caro Gesù, oggi il nostro sguardo è preso da questa realtà molto bella, però permettimi di dire che era il minimo che Tu potessi fare per questa donna che Ti ha portato in grembo e non ti ha lasciato un attimo in tutta la tua breve vita sulla terra, che è stata la Tua ombra, che ha condiviso con Te gioie e dolori; sofferenze e incomprensioni; preghiera e doni dello Spirito”. Insomma, Maria non poteva vedere la corruzione del suo corpo che era stato il tempio di Nostro Signore Gesù Cristo.

Che preghiera rivolgerà quest’anno a Maria Assunta?

La stessa che io recito tantissime volte al giorno e anche di notte: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio”. Pensare che in questo giorno di Ferragosto, in cui milioni di persone sono distratte dal desiderio di svago durante le vacanze estive – nonostante la pandemia le nostre spiagge sono così affollate -, possiamo andare oltre con lo sguardo e vedere il trionfo di Maria tra gli angeli e sapere che la nostra umanità già è arrivata accanto a Dio, perché Maria è la primizia di questo mistero, tutto questo costituisce una grandissima consolazione.

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