Povertà educativa: Ancos-Unci, “in aumento malgrado fondi adeguati. Serve cabina di regia nazionale”

Nonostante gli ingenti investimenti messi in campo negli ultimi anni, la povertà educativa in Italia continua a crescere. A lanciare l’allarme è Paolo Ragusa, presidente di Ancos, l’Associazione nazionale delle cooperative sociali aderente a Unci (Unione nazionale coopeeative italiane), che invita ad una riflessione profonda sull’efficacia delle politiche attualmente in atto. Secondo i dati Isstat citati da Ragusa, nel 2023 il “70,5% dei giovani tra i 3 e i 19 anni non ha mai frequentato una biblioteca”, un dato in netto peggioramento rispetto al 63,4% registrato nel 2019. Ancora più preoccupante il quadro relativo alla partecipazione culturale: “il 16,8% dei ragazzi tra i 6 e i 19 anni non ha mai preso parte a un evento culturale”, né visitato musei, teatri o concerti, contro il 12,9% di quattro anni prima. Eppure, le risorse non mancano. Ragusa ricorda i 300 milioni di euro del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, i 250 milioni destinati alle comunità giovanili, i 50 milioni del progetto “Organizziamo la speranza” e i 113 milioni del Pnrr dedicati allo stesso tema. “Il problema – osserva – non sono i fondi, ma la capacità di trasformarli in risultati concreti”. Per questo Ancos-Unci rivolge un appello al Governo: serve una “cabina di regia nazionale che coordini gli interventi sui territori, eviti sovrapposizioni e garantisca un monitoraggio costante dell’efficacia delle azioni. Solo così – conclude Ragusa – potremo invertire una tendenza sempre più preoccupante e valorizzare davvero le risorse disponibili”.

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