Nella mattina di oggi il Patriarca Francesco Moraglia si è recato presso la Casa di Reclusione della Giudecca per celebrare la Santa Messa per le detenute e guardare con loro, prima della Santa Messa, il documentario “Le Farfalle della Giudecca”, realizzato da Rosa Galantino e Luigi Ceccarelli. Il docu-film, con la voce narrante di Ottavia Piccolo, illustra la vita delle detenute, con le loro testimonianze e le immagini della quotidianità, i momenti di lavoro, di studio e istruzione, le giornate della Biennale 2024 accogliendo il Padiglione del Vaticano, culminando con il Viaggio Papale del Santo Padre Francesco. Il documentario era già stato proiettato la scorsa estate presso la “Sala Laguna” della parrocchia di Sant’Antonio al Lido di Venezia, nell’ambito della rassegna “Isola Esopo”, un evento parallelo alla Mostra del Cinema. Oggi invece è stata l’occasione per guardarlo con le detenute che ne sono le protagoniste, insieme al Patriarca Moraglia, al prefetto Darco Pellos, al questore Gaetano Bonaccorso, l’assessora comunale alla Sicurezza Elisabetta Pesce e la direttrice del carcere Maurizia Campobasso. Il Patriarca ha voluto centrare la sua omelia sulla maternità di Maria: “Così come il parto è un tempo di fatica e di dolore, ma quando si genera vita poi la donna si dimentica di tale sofferenza e gioisce, come ricorda il Vangelo perché ‘è venuto al mondo un uomo’ (Gv 16,20-23a), così è anche per voi questo tempo, che è un tempo di sacrificio, di dolore, di cambiamento e di guarigione, apre ad una gioia”. Il Patriarca ha poi ricordato il lavoro delle associazioni di volontari e delle istituzioni nel far rete con le strutture detentive, sottolineando: “La nostra città cresce quando tratta luoghi della fragilità come parti che le appartengono”. Infine un ricordo e un ulteriore appello per il veneziano Alberto Trentini: Il Patriarca, durante le Preghiere dei Fedeli, ha rivolto la sua personale invocazione perché “il Signore possa facilitare il suo ritorno qui” e ha ricordato anche i suoi genitori.