“In un mondo segnato da violenza, sopraffazione e oscurità, l’arte può aprire finestre di luce e generare una cultura di pace. Con queste parole mons. Claudio Maniago, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, ha sintetizzato il senso della mostra “Oblatio Mundi – Giubileo degli artisti”, inaugurata al Museo delle Arti di Catanzaro. L’esposizione, che coinvolge 40 artisti in un percorso condiviso, si colloca all’interno del cammino del Giubileo. Nel suo intervento, il presule ha sottolineato come un evento culturale possa apparire, a prima vista, marginale in una società concentrata prevalentemente sulle urgenze materiali. “Al contrario – ha affermato – una mostra come questa è una grande provocazione per l’uomo di oggi, perché apre a un ‘oltre’, a una riflessione interiore capace di contrastare le radici profonde della violenza e della sopraffazione”. Per il presule la cultura e l’arte figurativa, soprattutto quando si confrontano con il sacro, non sono evasione, ma responsabilità. Esse contribuiscono a costruire una società più umana, favorendo una mentalità di pace, solidarietà e fraternità. “È così – ha evidenziato – che si costruisce una cultura diversa: lasciando entrare una luce nuova che interroga e orienta”. Mons. Maniago ha inoltre definito “Oblatio Mundi” un segno concreto di speranza, sottolineando il valore del lavoro corale che ha reso possibile l’iniziativa. Il coinvolgimento di più istituzioni civili ed ecclesiali dimostra come la cultura sia una delle vere “armi pacifiche” per costruire il futuro. La mostra è promossa con il sostegno della Fondazione Banca Montepaone, guidata dal presidente Giovanni Caridi, in collaborazione con l’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace e l’Ufficio diocesano per i Beni Culturali, con il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Catanzaro e della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.