Un territorio segnato da fragilità profonde e diffuse, ma attraversato anche da energie solidali capaci di riconoscersi e fare rete. È questo il quadro emerso dal Rapporto sulle povertà della diocesi di Cassano all’Jonio, insieme alla Caritas diocesana, nel corso dell’incontro dal titolo “Ancorati alla speranza”, svoltosi presso il Teatro comunale di Cassano all’Jonio. L’iniziativa, si è inserita nel cammino della IX Giornata mondiale dei poveri e ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e del mondo associativo. L’obiettivo è stato quello di offrire uno sguardo documentato, concreto e il più possibile rigoroso sulle situazioni di fragilità che attraversano il territorio diocesano, aprendo al contempo a prospettive di impegno condiviso e responsabile, attraverso il Rapporto redatto dal sociologo Angelo Palmieri, referente dell’Area Progettazione e dell’Osservatorio sulle Povertà della Caritas diocesana. Dal lavoro di analisi – spiega una nota – emerge un quadro “complesso, segnato da precarietà lavorativa, povertà educativa, solitudini e nuove forme di marginalità”. A seguire, l’intervento della sociologa Sabina Licursi dell’Università della Calabria che ha approfondito il tema “Povertà e speranza nelle aree interne calabresi”, offrendo una lettura sociale e territoriale dei dati raccolti. Nelle conclusioni, affidate al vescovo mons. Francesco Savino, è stato sottolineato come il Rapporto non rappresenti “una fredda raccolta di numeri”, ma “il racconto di volti e di storie che interrogano la coscienza della comunità”. “Le povertà che incontriamo – ha affermato il presule – sono ferite aperte che chiedono prossimità, giustizia e politiche capaci di rimettere al centro la dignità delle persone”. I dati raccolti, restituiscono l’immagine di una diocesi in cui, accanto alle povertà storiche, stanno crescendo “fragilità nuove e spesso invisibili. Il compito della Caritas non è solo assistere, ma accompagnare le persone e costruire alleanze sul territorio, perché la speranza diventi un progetto concreto e un futuro possibile”.