Natale 2025: Messina, diocesi e centro islamico nel segno del dialogo

“È una gioia profonda per la Chiesa messinese condividere la Luce del Natale con la Comunità islamica di Messina nel segno di un’amicizia fraterna che va crescendo nel rispetto delle reciproche identità e che converge oggi attorno al presepe di Gesù Cristo, da cui si irradiano la pace e la fraternità universale”. Lo ha detto, questa mattina, il vescovo ausiliare di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, mons. Cesare Di Pietro, in occasione dell’incontro promosso dalla diocesi e dal Centro culturale islamico della città nella chiesa di Maria Santissima Annunziata dei Catalani per confrontarsi sul tema del Natale. “Il Centro islamico di Messina ha accolto con gioia l’invito della Diocesi, nel nome di una duratura, solida e fraterna amicizia”, ha sottolineato l’imam Refaat evidenziando che questo appuntamento “celebra, nell’occasione festosa del Natale, la convergenza delle due Comunità religiose cittadine, nel segno benedetto del Messia, Gesù Cristo”. Al centro dell’evento è stato posto il presepe, segno della tradizione cristiana e, allo stesso tempo, racconto universale di umiltà, accoglienza e incontro. Una iniziativa, quella di oggi che ha inteso riaffermare che la grotta è “un segno dalla notevole densità simbolica e il presepe non può essere utilizzato per dividere o contrapporre culture, ma può rappresentare un invito a riconoscere la dignità di ogni persona e a costruire ponti di fraternità, soprattutto nelle nostre città, oggi sempre più plurali”, hanno spiegato i promotori. Messina – dice al Sir il diacono Santino Tornesi, direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi – è una “città plurale non per definizione astratta, ma per esperienza quotidiana. Qui il pluralismo religioso e culturale non è un problema da gestire, ma una realtà da abitare, fatta di relazioni, vicinanza e responsabilità condivisa verso il bene comune”.

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