Papa in Libano: alle autorità, “la pace è una danza, cresca tra voi questo desiderio”

“Siete un popolo che ha a cuore la musica, la quale, nei giorni di festa, si trasforma in danza, divenendo linguaggio di gioia e di comunione”. Lo ha detto il Papa, nel suo primo discorso in Libano, rivolto alle autorità, alla società civile e al Corpo diplomatico. “Questo tratto della vostra cultura ci aiuta a comprendere che la pace non è soltanto il risultato di un impegno umano, per quanto necessario: la pace è un dono che viene da Dio e che, innanzitutto, abita il nostro cuore”, l’omaggio di Leone XIV: “È come un movimento interiore che si riversa verso l’esterno, abilitandoci a lasciarci guidare da una melodia più grande di noi stessi, quella dell’amore divino. Chi danza avanza leggero, senza calpestare la terra, armonizzando i propri passi con quelli degli altri. Così è la pace: un cammino mosso dallo Spirito, che mette il cuore in ascolto e lo rende più attento e rispettoso verso l’altro”. “Possa crescere fra voi questo desiderio di pace che nasce da Dio e può trasformare già oggi il modo di guardare gli altri e di abitare insieme questa Terra che Egli ama profondamente e continua a benedire”, l’auspicio finale.

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