“Le donne hanno una specifica capacità di operare la pace, perché sanno custodire e sviluppare legami profondi con la vita e con le persone”. Ne è convinto il Papa, che nel suo primo discorso in Libano, pronunciato in inglese e rivolto alle autorità, alla società civile e al Corpo diplomatico, si è soffermato sul “ruolo imprescindibile delle donne nel faticoso e paziente impegno per custodire e costruire la pace ha elogiato le donne e il loro contributo alla pace”. “La loro partecipazione alla vita sociale e politica, così come a quella delle proprie comunità religiose, similmente all’energia che viene dai giovani, rappresenta in tutto il mondo un fattore di vero rinnovamento”, l’analisi del Pontefice: “Beate, dunque, le operatrici di pace e beati i giovani che restano o che ritornano, perché il Libano sia ancora una terra piena di vita”.