Leone XIV: “fenomeni straordinari che possono connotare l’esperienza mistica non sono condizioni indispensabili per riconoscere la santità di un fedele”

(Foto Vatican Media/SIR)

“I fenomeni straordinari che possono connotare l’esperienza mistica non sono condizioni indispensabili per riconoscere la santità di un fedele: se presenti, essi ne fortificano le virtù non come privilegi individuali, ma in quanto ordinati all’edificazione di tutta la Chiesa, corpo mistico di Cristo”. Lo ha detto il Papa nel discorso rivolto ai partecipanti al convegno del Dicastero delle cause dei santi “La mistica. I fenomeni mistici e la santità”. “Ciò che più conta e che maggiormente si deve sottolineare nell’esame dei candidati alla santità è la loro piena e costante conformità alla volontà di Dio, rivelata nelle Scritture e nella vivente Tradizione apostolica”, ha affermato Leone XIV, secondo il quale “è importante avere equilibrio: come non bisogna promuovere le cause di canonizzazione solo in presenza di fenomeni eccezionali, così va posta attenzione a non penalizzarle se gli stessi fenomeni connotano la vita dei Servi di Dio”. “Sia attraverso la riflessione teologica, sia con la predicazione e la catechesi, la Chiesa riconosce da secoli che al cuore della vita mistica sta la consapevolezza dell’intima unione d’amore con Dio”, ha ricordato il Papa: “Quest’evento di grazia si manifesta nei frutti che produce, secondo la parola del Signore: ‘Non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo’”. La mistica, dunque, si caratterizza “come un’esperienza che supera la mera conoscenza razionale non per merito di chi la vive, bensì per un dono spirituale, che può manifestarsi in diversi modi, anche con fenomeni addirittura opposti, come visioni luminose o fitte oscurità, afflizioni o estasi. Per sé, tuttavia, questi eventi eccezionali restano secondari e non essenziali rispetto alla mistica e alla santità stessa: possono esserne segni, in quanto carismi singolari, ma la vera meta è e resta sempre la comunione con Dio”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi