Sebbene la situazione politica sia ancora molto incerta, gli aiuti in Siria sono possibili. Lo afferma padre Hanna Ghoneim, sacerdote melchita-viennese originario della Siria, a capo dell’organizzazione umanitaria Korbgemeinschaft (Comunità del paniere). Ghoneim ha visitato la Siria per due settimane a metà ottobre. In una lettera ai sostenitori della Comunità, racconta la sua esperienza: “Nel complesso, questa volta le mie impressioni sono state migliori del previsto. Tuttavia, ciò non significa che la situazione sia migliorata. Purtroppo, siamo ancora molto lontani da questo”. La situazione umanitaria rimane disastrosa, con molti lavori di ricostruzione per creare posti di lavoro. L’impressione del sacerdote è che le cose siano generalmente migliorate rispetto a prima del cambiamento politico, ma nonostante i graduali miglioramenti, ha percepito la paura di un futuro incerto: “La tendenza a emigrare non è diminuita, ma al contrario, soprattutto tra le giovani famiglie, è diventata molto forte”, afferma padre Ghoneim. In alcune regioni, l’elettricità è stata ripristinata regolarmente, ma il rovescio della medaglia è che i prezzi dell’elettricità sono decuplicati: “Questo sta colpendo duramente molte famiglie povere”. La situazione politica rimane poco chiara e instabile, e molto è ancora difficile da valutare: soprattutto nel nord-est e nel sud del Paese la situazione è ancora tesa sotto ogni aspetto e, in alcuni luoghi, catastrofica, con mancanza di elettricità, acqua e assistenza medica. Troppe persone rimangono disoccupate, persino persone altamente qualificate come medici, avvocati e tecnici. La popolazione non ha ancora risentito dell’impatto della presunta revoca delle sanzioni economiche contro la Siria. Tuttavia, la Comunità Basketè in grado di continuare i suoi progetti di aiuto. “Sebbene il nuovo governo non sostenga direttamente il nostro lavoro, non siamo stati ostacolati nei nostri sforzi a beneficio della società”, afferma Ghoneim. Il carico burocratico si è alleggerito. L’assistenza della Comunità del paniere va a beneficio sia della minoranza cristiana, sia di molti musulmani. I partner locali includono istituzioni ecclesiastiche e singoli sacerdoti, sostenuti nel lavoro pastorale e sociale: gli sfollati interni ricevono assistenza per l’affitto e le spese energetiche, vestiti e assistenza medica. Tra le altre cose, la Comunità ha aperto un grande panificio vicino a Damasco, dove viene prodotto pane di alta qualità a prezzi accessibili.