Gaza: ActionAid, 7 donne incinte su 10 sono malnutrite

A Gaza la crisi umanitaria continua a colpire con particolare violenza le donne incinte e in allattamento. Secondo quanto riportato da ActionAid, il 75% delle circa 300 donne che si rivolgono all’ospedale Al Awda, partner dell’organizzazione, soffre di malnutrizione. La carenza di cibo, medicinali e cure adeguate, unita al trauma dei bombardamenti e agli ordini di evacuazione, sta mettendo a rischio la vita di madri e nascituri. “La malnutrizione si riflette nel peso ridotto dei feti, nei movimenti fetali assenti, nell’anemia, nella carenza di calcio e vitamina D”, spiega il dottor Yasser, medico dell’ospedale. Drammatiche le parole di Nevin, incinta di due mesi: “Non c’è cibo, non ci sono medicine, ho abortito due volte per mancanza di cure”. Duaa, un’altra futura madre, racconta: “Soffro la fame, ho vertigini e tremori. Torniamo ogni giorno dai centri di distribuzione senza nulla”. “Il costo umano del blocco degli aiuti è inaccettabile”, denuncia Jamil Sawalmeh, direttore nazionale di ActionAid Palestine. “La sopravvivenza di migliaia di donne e bambini dipende dall’accesso immediato a cibo e cure”. ActionAid rinnova l’appello per un cessate il fuoco immediato e la fine del blocco degli aiuti umanitari.

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