Diocesi: Jesi, domani l’inaugurazione di “Immagini di maternità”. Mons. Ricciardi, “contemplare la bellezza un contributo a pace, fraternità, giustizia tra i popoli”

Il Museo diocesano di Jesi propone la mostra “Immagini di maternità. La bellezza della vita che nasce”, l’inaugurazione è domani, sabato 30 agosto, alle 17.
La mostra “Immagini di Maternità. La bellezza della vita che nasce” è inserita in un progetto della Conferenza episcopale marchigiana e realizzata in collaborazione tra i quattordici musei diocesani delle Marche, sostenuta e patrocinata dalla Regione ecclesiastica Marche.
“È molto bello poter vivere l’evento del museo diffuso in rete con gli altri musei diocesani delle Marche e proporre queste immagini di maternità attraverso le opere d’arte raffiguranti la Vergine Maria – ha detto il vescovo di Jesi, mons. Paolo Ricciardi –. Sono vescovo di Jesi da qualche mese e vedere nel territorio tante opere d’arte, edicole e icone legate alla Vergine è segno di una maternità che si incarna nella storia del nostro popolo, di gente che fissando lo sguardo su Maria, ritrova la speranza per andare avanti”.
La mostra è promossa tre le iniziative del Giubileo e, riprendendo le parole dell’ultimo canto della Divina Commedia del poeta Dante dedicate a Maria (nel 33° canto del Paradiso), “Qui se’ a noi meridïana face di caritate, e giuso, intra ‘ mortali, se’ di speranza fontana vivace”, il vescovo ha invitato a camminare con speranza. “Siamo pellegrini di speranza e preghiamo Maria che è sorgente continua di speranza – ha detto il presule, citando le espressioni della Divina Commedia che san Bernardo rivolge alla Vergine -. Visitare questo museo e le opere qui raccolte è una sorta di pellegrinaggio attraverso la bellezza e l’arte, attraverso ciò che tocca il cuore e di cui abbiamo tanto bisogno, soprattutto in questo tempo così difficile per l’umanità. Crediamo che anche contemplare la bellezza sia un contributo alla pace, alla fraternità, alla giustizia tra i popoli”.
Le operatrici culturali del Museo diocesano di Jesi, Katia Buratti e Giulia Giulianelli, hanno curato la selezione delle opere in mostra.
“Anche la diocesi di Jesi è partecipe di questo progetto – spiega Buratti – all’interno del quale sono state individuate delle opere scelte tra dipinti, sculture, reperti archeologici o documenti d’archivio o bibliografici che siano collegati al tema della maternità. La Madonna con il Bambino viene quindi declinata e vista all’interno dei percorsi espositivi in differenti forme iconografiche che la storia della fede ci ha trasmesso. Le immagini vogliono essere per il fedele ma anche per il visitatore, uno stimolo a riflettere sulla maternità e a sostare in ascolto e nell’osservazione di dettagli che ci raccontano epoche e storie diverse, legate dalla fede e dalla tradizione”.
“Le tre immagini di maternità in mostra – dice Giulianelli – dal punto di vista iconografico si riprendono e si assomigliano, ma il tema è declinato diversamente a seconda dell’epoca storica in cui il dipinto è stato realizzato. La prima opera in ordine temporale è del 1400 e la terza opera è del Novecento. Si può ammirare una Madonna con Bambino e due santi taumaturghi san Rocco e san Sebastiano, realizzata alla fine del 1500, per la comunità di Poggio San Marcello che ha desiderato così ringraziare la Vergine invocata per la fine di una pestilenza che aveva colpito il paese. È stata aggiunta anche una quarta opera che rappresenta una Madonna con il bambino in atteggiamento benedicente su uno sfondo paesaggistico”.
Il Museo è aperto ad ingresso gratuito dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,30 e la domenica dalle 16 alle 19.
Info: tel. 0731 226749; museodiocesanojesi@gmail.com.

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